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[Rumor] Kamiya voleva lasciare Platinum Games

Per Hideki Kamiya, storico game designer di Platinum Games, è stato un periodo davvero difficile. Oggi, scopriamo che forse è stato addirittura in procinto di abbandonare la software house.

Pensiamo che ormai chiunque abbia sentito parlare della cancellazione di Scalebound, ufficializzata solo pochi giorni fa. L’attesissimo action/RPG, prima in arrivo su PC e Xbox One, infatti, non vedrà più la luce, e secondo molte fonti interne questa decisione avrebbe colpito duramente Kamiya.

Per lo sviluppatore, addirittura, si è parlato di “problemi mentali”, poi prontamente smentiti da Kamiya stesso. Il game designer, però, ne è uscito indubbiamente provato dalla decisione di Microsoft di congelare i lavori sul promettente (ma sfuggente) gioco coi draghi, e oggi si vocifera addirittura della possibilità che volesse abbandonare la software house.

A dispetto di quanto si possa credere, èerò, i problemi non sembravano derivare dalla cancellazione del titolo, ma dalla sostituzione del CEO di Platinum Games.

Per esperienza, sappiamo che Kamiya è quello che più facilmente si potrebbe definire uno “spirito libero”, una figura forte ma con la quale non sempre è facile cooperare. Di conseguenza, crediamo che le motivazioni di questa scelta – poi, a quanto pare, ritrattata – derivassero da veri e propri problemi personali con chi era più in alto nella gerarchia.

Dopotutto, parliamo della stessa persona che non si è fatta problemi a insultare Microsoft pubblicamente, alcuni mesi fa, quando iniziarono i primi intoppi legati allo sviluppo di Scalebound.

A raccontarci della questione è l’editor di Gamekult che, tramite il proprio account Twitter, ci ha raccontato di quanto Kamiya fosse stato vicino all’abbandonare tutto e a vagliare nuove strade.

https://twitter.com/boulapoire/status/818740100926410752

“Al Bitsummit 2016, tre mesi dopo il cambio di CEO di Platinum Games, girava voce che Kamiya volesse andare via, possiamo infatti leggere.

Non sappiamo se il pericolo è ora scongiurato, ma l’ultima volta che Kamiya ha parlato pubblicamente sembrava più convinto che mai di voler proseguire per la sua strada e continuare a sviluppare quei capolavori senza tempo per cui ancora oggi è ricordato.

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