I 15 videogiochi più terrificanti di sempre

Considerato da molti il re indiscusso del genere (alla stregua di Resident Evil), il titolo ruota intorno alla risoluzione di enigmi in una cittadina statunitense, piuttosto difficile da trovare perché costantemente immersa in una nebbia fittissima e apparentemente priva di abitanti. Al suono della sirena anti-bombardamento la località si trasforma nell’Otherworld: un inquietante riflesso distorto di sé stessa, in cui cominciano ad apparire strane creature e mostri demoniaci.

Capostipite della celebre serie, Resident Evil ci permette di impersonare Jill Valentine o Chris Redfield per investigare sugli esperimenti condotti dall’Umbrella, trovare eventuali superstiti del team Bravo e cercare di evadere da quella che si rivela essere un’ambasciata dell’inferno, il tutto cercando di sopravvivere ai non-morti.

Ambientato in un manicomio sperduto sulle montagne degli Stati Uniti, il protagonista è un reporter che va a indagare sul posto in seguito a una soffiata anonima, in cui venivano denunciate torture ed esperimenti sui pazienti. Grazie a una visuale in prima persona che rende il titolo più coinvolgente e a un’atmosfera da brivido, Outlast è sicuramente una delle esperienze videoludiche più terrificanti di sempre.

Yūrei (fantasmi della tradizione giapponese) e caratteristici villaggi nipponici di montagna sono alla base di questo fantastico survival horror, che offre ai giocatori una semplice macchina fotografica, in grado di danneggiare gli spettri, per difendersi. Racconta la storia di due sorelle e del mistero che le lega a quel posto…

Nei panni di Isaac Clarke, ingegnere intrappolato su un’astronave infestata da creature ostili chiamate necromorfi, i giocatori si trovano in un futuro lontano nel quale i terrestri hanno colonizzato pianeti da cui attingono risorse. C’è da tremare!

Altro survival horror in terza persona, Alan Wake racconta la storia di uno scrittore che non riesce più a scrivere niente da due anni. Prova dunque a “superare il blocco” trascorrendo una vacanza di relax insieme a sua moglie. Peccato che, dopo un litigio che lo allontana da lei, la sua donna improvvisamente scompare nelle profondità di un laghetto sul quale è affacciato il cottage che avevano affittato. Da qui inizia una storia piena di incubi e sessioni di gioco inquietanti, che accompagnano il giocatore per tutta l’avventura.

Un giovane londinese si risveglia nel buio delle sale del castello di Brennenburg, senza quasi alcuna memoria di chi sia. Sa soltanto di chiamarsi Daniel e di essere cacciato da qualcosa. Amnesia è un’esperienza claustrofobica, che permette di scoprire la storia del protagonista mediante pagine di diario trovate lungo il viaggio e flashback. Davvero inquietante.

Dal creatore di Resident Evil arriva The Evil Within, gioco che ci mette nei panni del detective di polizia Sebastian Castellanos, ritrovatosi a investigare su una forza sovrannaturale e maligna in seguito a un macabro omicidio di massa nel Beacon Mental Hospital. Un titolo senz’altro da provare per tutti i fan di Shinji Mikami.

Sebbene venga semplicemente descritto come un’avventura in prima persona, il titolo mescola elementi di survival horror, FPS e avventura grafica. Il gioco si avvale anche di un’intelligenza artificiale avanzata per la risposta realistica dei nemici in base ai rumori e alla luce, dando molto spazio allo stealth.

Considerato da molti uno dei migliori videogiochi di sempre, BioShock riesce a mescolare perfettamente il genere fantascientifico a quello horror, regalandoci un’avventura indimenticabile nella città sottomarina di Rapture. Un titolo da non perdere!

Ambientato in una pizzeria/tavola calda famosa per i suoi spettacoli di pupazzi animatronici, il titolo fa buon uso della tecnica del jump-scare per far sobbalzare i giocatori che devono tenere d’occhio gli animatronic mediante telecamere di sicurezza. Ce la fate a sopravvivere per cinque notti?

Thriller psicologico del 1998, racconta la storia di un uomo colpito da amnesia in seguito a un incidente stradale e dei suoi tentativi di svelare i dettagli del suo ricovero in un manicomio in stile medievale. Mediante un sistema di movimento 2D e una visuale dall’alto, ogni ambiente presenta un’atmosfera diversa a seconda di dove ci si trova: nel mondo reale, nel mondo immaginario o in uno intermedio creato dall’immaginazione del protagonista.

Con trama e atmosfere ispirate alle opere di H. P. Lovecraft, si tratta di uno dei primissimi esempi di survival horror. Scopo del gioco è quello di trovare una via di uscita dalla villa di Derceto, dove viene trovato impiccato l’artista Jeremy Hartwood, scoprendo il mistero che essa nasconde. Inquietante e non poco per l’epoca.

Titolo indipendente del 2012, si basa su una leggenda urbana che racconta di una figura chiamata Slender Man, la quale rapisce i bambini. L’obiettivo è quello di recuperare otto pagine di diario senza mai guardare – anche dalla lunga distanza – Slender Man, che si teletrasporta sempre più frequentemente per avvicinarsi al giocatore.

Raccontando le vicende di dieci amici che si sono riuniti presso uno chalet in Canada per la loro annuale vacanza invernale, Until Dawn è un’avventura che si rifà ai film slasher e cambia a seconda delle scelte e delle azioni dei giocatori. In questo modo si può cambiare  l’esito degli eventi, raggiungendo finali differenti.