20 Anni di Crash Bandicoot

Era l’ultimo giorno di Agosto del 1996, il mondo era molto diverso da quello odierno. La prima PlayStation aveva meno di un anno di vita e una piccola software house si apprestava a lanciare un gioco che avrebbe cambiato la storia.

La software house in questione si chiama Naughty Dog che fino a quel momento aveva solo sviluppato una manciata di titoli tra Apple II, Sega Mega Drive e 3DO Interactive. Ma l’uscita di Crash Bandicoot avrebbe presto cambiato tutte le carte in tavola e fatto “esplodere” una delle più apprezzate software house dei giorni nostri.crash-bandicoot-20-2

Crash Bandicoot è un platform in 3D il cui protagonista era libero di muoversi per raccogliere i frutti Wumpa (simili a un mango), distruggere delle casse che potevano contenere dei potenziamenti e raccogliere gemme, spesso celate in aree segrete (una volta raccolte tutte si poteva visualizzare un finale alternativo per ogni boss).

Molti dei personaggi e dei luoghi del gioco hanno nomi che iniziano con la N e spesso sono utilizzati per creare veri e propri giochi di parole come N.Sanity (pazzia), N.Brio (embrione), N.Gin (motore) o N.Tropy (entropia), per fare qualche esempio.

7Crash: Mind over Mutants

Il settimo e ultimo capitolo della saga (non considerando i numerosi spin-off come racing game e party game) riprende a narrare la trama come nell’era di Naughty Dog. Crash: Il dominio sui mutanti, inizia esattamente dove si conclude il precedente capitolo con il dottor. Neo Cortex e la nipote Nina che fuggono sulla navicella di salvataggio, litigando e separandosi. Il dottore fa ritorno dal suo vecchio amico N.Brio che ha creato l’NV, un casco che sfruttando l’aura malvagia dell’Isola di Wumpa trasforma chiunque lo indossi in un mutante titanico. Coco e Crunch indossano il casco e toccherà ancora una volta a Crash risolvere la questione.

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