In conclusione
2Dark è un gioco indipendente dal gameplay sorprendentemente elaborato e dalla trama incredibilmente cupa e impattante. Consigliato solo a chi predilige i giochi puramente stealth – e riesca a sorvolare su una produzione palesemente a basso budget – questo accattivante investigativo è un continuo tripudio di sorprese, tanto sul fattore ludico quanto su quello prettamente narrativo.
Parliamo di un thriller senza peli sulla lingua, capace di sbatterci in faccia foto di bambini macellati – o anche peggio, fidatevi – senza mai provare a trattenersi. “Trattenersi”, dopotutto, non sembra far proprio parte del suo vocabolario e, per certi aspetti, preferiamo anche che sia così.
Il risultato è un prodotto incredibilmente puro e personale, parto di una mente geniale – per non dire malata – che ha intriso il gioco di ogni grammo del suo essere senza mai dover scendere a compromessi. Il fascino del panorama indipendente, in fin dei conti, è anche questo.
2Dark, se non fosse già abbastanza chiaro, è promosso con pochissime riserve. Un paio di difetti minori, comunque, minano solo in minima parte un’esperienza di gioco profonda e dall’incredibile atmosfera. L’inventario è forse di difficile consultazione, soprattutto nella fasi più concitate, e avremmo comunque preferito una trama raccontata in maniera meno statica, ma parliamo di due piccoli nei che impattano davvero poco sull’economia del prodotto.
2Dark, con tutta probabilità, diventerà il futuro punto di riferimento dell’horror indie, e non solo. Mai come in questo caso, lasciatecelo dire: la classe non è acqua.