Le risposte che ancora mancavano sono arrivate. E una di queste almeno scontenterà parecchia gente. Oculus Rift costerà caro. Ben più di quanto non fosse inizialmente previsto. Il tetto di 399 dollari è stato sforato ampiamente, con un price tag di 599 $ per i (fortunati) utenti USA, che diventano ben 699 € quando sullo store Oculus si inserisce un indirizzo italiano. Prezzo che non include le spese di spedizione. Aggiungendo queste si arriva a 742 €. Una cifra che supera anche le previsioni più pessimistiche (avevo ipotizzato non più di 699 euro). Per acquistare una versione finale di Rift bisognerà in pratica sborsare l’equivalente del costo di due DK2. Insomma questa prima iterazione della VR consumer si riconferma più che mai rivolta ad una nicchia di consumatori disposti a spendere. Sia per il dispositivo, che per adeguare eventualmente il proprio PC ai requisiti di questa tecnologia. Ma è presto per indignarsi. E dopo vi spiegherò perché! Prima diamo spazio ai dettagli.
Oculus Rift arriverà ad aprile. Le prime spedizioni avverranno a fine marzo, esattamente il 28, in questi 20 paesi: Australia, Belgio, Canada, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Islanda, Irlanda, Italia, Olanda, Nuova Zelanda, Norvegia, Polonia, Spagna, Svezia, Taiwan, Regno Unito e USA. E si parla anche di una disponibilità “retail” presso rivenditori non ancora annunciati. Ma ipotizzo solo negli States. Chi dovesse decidere, come il sottoscritto, di procedere con il preordine si vedrà addebitato l’importo solo all’atto dell’effettiva spedizione del prodotto. Oculus Shop deve aver ricevuto parecchi accessi, viste le difficoltà ad aprire la pagina e a completare il preordine. Tra l’altro lo store – omettendo una virgola – indica erroneamente 59900 $ o 69900 € nella schermata di checkout! La voce “Estimated Total” fortunatamente riporta le cose alla loro giusta dimensione.
Ecco quel che conterrà il kit con cui si potrà entrare di diritto tra i pionieri della realtà virtuale: innanzitutto il visore ovviamente, che integra cuffie surround e microfono. Nelle sua versione finale Rift avrà due display OLED a bassa persistenza, ciascuno con risoluzione di 1080×1200 punti. Ovvero una risoluzione complessiva di 2160×1200 e un refresh di 90Hz. Mentre il peso sarà inferiore ai 380g. Sempre nella valigetta del kit ci sarà poi un sensore esterno di tracciamento. Insieme a un controller Xbox One. Modello standard chiaramente, non elite.
E infine una novità che non era ancora stata annunciata. Ossia Oculus Remote, un dispositivo di input per navigare attraverso le esperienze in VR nell’Oculus Store o per esplorare video a 360° con Oculus Video. Si tratterà del modo più semplice di sperimentare la VR di Rift, per chi avesse poca confidenza con un pad.
Preordinando Rift si potrà anche riservare il proprio slot per i preordini dei controller Oculus Touch, quando verranno aperti più avanti nel corso di quest’anno. L’arrivo previsto è per la fine del 2016, dopo il posticipo annunciato di recente.
Tutti i preordini di Rift includeranno inoltre una serie di contenuti “VR ready”. Ad esempio in bundle ci sarà il simulatore di combattimento spaziale EVE: Valkyrie. Insieme al platform Lucky’s Tale. OculusVR promette oltre 100 titoli VR enabled entro la fine del 2016. Tra cui Minecraft. E oltre 20 titoli esclusivi per Rift, tra cui Rockband VR di Harmonix, Edge of Nowhere di Insomniac e The Climb di Crytek. Altri titoli verranno annunciati a breve.
Che cosa servirà per poter sperimentare la VR con Rift? Un PC decisamente potente, visto che dovrà essere in grado di muovere una risoluzione di 2160×1200 punti ad un minimo di 75 fps stabili. Questi sono i requisiti MINIMI indicati da OculusVR:
- scheda grafica: NVIDIA GTX 970 / AMD R9 290 equivalente o superiore
- processore: Intel i5-4590 equivalente o superiore
- memoria: 8GB+ RAM
- output video: Compatibile HDMI 1.3
- input: 3 porte USB 3.0 + 1 porta USB 2.0
- sistema operativo: Windows 7 SP1 64 bit o più recente
A questo link troverete un tool per verificare se il vostro PC sia “Oculus Ready” oppure no.
Nel caso vi servisse un nuovo PC potrete approfittare di alcune offerte su dei PC Oculus Ready, offerti da partner selezionati come ASUS, Dell e Alienware. E ci saranno dei bundle decisamente convenienti, a partire da 1499 $ visore incluso.
E veniamo così al punto focale del discorso. Ovvero: ha senso acquistare Rift oppure no? E’ lecito essere delusi dal prezzo. Perché è più alto di come per anni ce l’avevano fatto immaginare. Anche se poi negli ultimi tempi erano arrivati molti segnali che puntavano nella direzione di un deciso “rialzo”. E infatti l’avevo previsto. Non è lecito secondo me “indignarsi”. Perché il prezzo elevato è conseguenza del fatto che OculusVR non ha voluto scendere a compromessi sulla tecnologia. La versione commerciale di Rift si propone come una piattaforma per la VR (da qui il controller in bundle), pensata per offrire la migliore esperienza d’uso. Sia in termini di comfort che di riduzione della simulation sickness. Il CV1 che ho provato all’ultimo E3 e alla Gamescom si è rivelato un passo in avanti enorme rispetto al Dk2 che vi abbiamo fatto provare a varie fiere in giro per l’Italia. Non ti accorgi di averlo in testa. Puoi indossarlo per ore. Gli schermi sono iperdefiniti. Il tracciamento è precisissimo. E l’effetto di sickness molto molto più contenuto. Il valore del prodotto non si discute. Il bundle è ricco. Se dovete indignarvi per qualcosa indignatevi del prezzo di un iPhone!
Chi profetizza insuccessi della VR basandosi semplicemente sul prezzo di Rift sbaglia due volte. In primo luogo perché la strada che porterà eventualmente all’affermarsi della VR sarà lunga e tortuosa. E a percorrerla saranno in molti. OculusVR ha legato il proprio nome alla VR, l’ha riportata d’attualità. Ma NON E’ la VR. E’ solo una sua emanazione. Anche se Rift fosse uscito a 299 euro non sarebbe comunque bastato a garantire, così su due piedi, un mercato a questa tecnologia. Perché Rift da solo non funziona. Richiede anche un PC. E un PC di un certo livello! Ecco quindi che si sbaglia a vedere Oculus, Sony, HTC e Samsung come “concorrenti”. Sono alleati semmai, sul fronte della VR. Offriranno ciascuna implementazioni differenti, di costo differente, con l’obiettivo comune di vincere la diffidenza degli utenti verso una tecnologia che rappresenta il cosiddetto “paradigm shift”. Una svolta epocale per farla breve. Ma un qualcosa che non accadrà dall’oggi al domani.
Prima di giudicare le sorti della VR quindi bisognerà aspettare parecchi anni. Nel breve termine staremo a vedere che cosa proporrà Sony (in termini di prezzo o bundle). E soprattutto che tipo di supporto software riceveranno questi visori. Sono anche curioso di vedere come andranno i preordini di Rift. OculusVR ha limitato i preordini a 1 esemplare per utente. Se non è pretattica può significare solo due cose: 1) ci si aspetta molti preordini 2) la capacità produttiva non è sufficiente. In entrambi i casi, fidatevi, Oculus ha fatto bene i suoi conti!