Samsung, in seguito all’esplosione delle batterie di almeno 35 nuovi Samsung Galaxy Note 7 in Sud Corea, si è veduta costretta a richiamare tutti i prodotti e bloccare per un tempo indeterminato la produzione.
Il massiccio richiamo, che avrà luogo a livello mondiale a partire dal 19 settembre, è stato il primo dell’azienda, profondamente costernata di aver messo in pericolo la vita di potenzialmente milioni di persone.
“Siamo consapevoli che questo possa causare degli inconvenienti sul mercato, ma quest’azione è necessaria affinché possiamo continuare a garantire la distribuzione di prodotti di altissima qualità. Stiamo lavorando a stretto contatto con i nostri partner per assicurare che la sostituzione del prodotto avvenga senza ulteriori inconvenienti e in modo efficiente“, si legge in una nota ufficiale della grande società coreana, giunto dopo aver verificato l’esistenza del problema.
Secondo i dati raccolti da Samsung, la batteria del nuovo Galaxy Note 7 sarebbe infiammabile in 24 dispositivi su ogni milione di esemplari: pochi, ma comunque troppi date le tragiche conseguenze dell’esplosione di una batteria a stretta vicinanza con il volto.
La società ha inoltre precisato che il problema si verifica quando il telefono è sotto sforzo durante l’upload di file multimediali nel cloud.
Fonte: Repubblica