Sembra proprio che Steam, a seguito dei recenti avvenimenti, abbia preso in mano una volta per tutte la spinosa situazione della pubblicità ingannevole.
Lui è Discovery Update 2.0, un aggiornamento che – oltre a rinfrescare l’intera interfaccia visiva dello store Valve- costringerà presto tutti gli sviluppatori che vendono prodotti su Steam a utilizzare immagini in-game per il materiale promozionale.
La mente non può far altro che tornare, ancora una volta, a No Man’s Sky. Considerati i problemi legali in cui Steam stessa si è ritrovata a causa di screen che “non rappresentavano la qualità effettiva del gioco”, o i veri contenuti, non siamo affatto sorpresi.
“In passato non siamo stati chiarissimi riguardo le linee guida sulle immagini, quindi è giusto precisare un paio di concetti”, ha infatti detto Alden Kroll, UI designer di Valve.
“Quando la sezione ‘screenshot’ del nostro negozio presenta immagini che non provengono direttamente dal gioco, per l’acquirente è difficile capire cosa effettivamente sta comprando”.
Da oggi, quindi, non si potranno più utilizzare concept-art o bullshot per rappresentare i propri titoli. O, almeno, non solo quelli. Uno dei primi a essere colpiti è Dota 2 che, fino a qualche giorno fa, era pubblizzato anche attraverso illustrazioni.
Ovviamente, Valve non arriverà a controllare se le immagini caricate dagli sviluppatori sono coerenti o meno con l’aspetto reale del gioco. Per ora, si è limitata solo a incoraggiare le varie software house a essere il più trasparenti possibili nelle loro campagne di marketing.
Inutile che vi precipitiate su Steam per controllare se sono già stati attuati i primi cambiamenti. Kroll ha infatti ribadito come le cose inizieranno a muoversi solo tra qualche settimana.
Fonte: Polygon