Microsoft rilascerà presto una versione educativa di Minecraft nelle scuole del Regno Unito, ma il peculiare metodo d’insegnamento non sembra aver convinto proprio tutti.
Lui è Tom Bennett, descritto dal Times come “un gran consigliere sull’educazione scolastica” e, senza mezzi termini, si schiera a sfavore della scelta di utilizzare un videogioco come metodo d’insegnamento.
“Non mi piace l’idea di portare in classe”, ha infatti detto. “A me sembra un’ennesima perdita di tempo che finirà solo per far allontanare i bambini dal vero apprendimento”.
“Al contrario, gli insegnanti dovrebbero sempre impegnarsi a far sì che nessuno abbracci trovate simili. L’obiettivo primario è sempre il prosciugamento della palude delle distrazioni”.
“A questo punto, chiederei ai professori perché non utilizzare metodi d’insegnamento migliori e meno costosi come, ad esempio, i classici libri. Adottare un videogioco per fare cultura rischia solo di spostare l’attenzione dei bambini sui concetti sbagliati”.
Bennett ha approfittato poi del proprio account Twitter per chiedere pubblicamente dimostrazioni che i videogiochi possano avere effetti positivi sull’apprendimento, generando così una lunga diatriba.
Ian Livingstone, da sempre a favore della tecnologia nelle scuole, ha così scritto: “Chiaramente, Bennett crede che un bambino possa imparare di più leggendo che silice e calore generano il vetro, piuttosto che provarlo in prima persona con Minecraft”.
“Se mettere in discussione l’utilità di Minecraft nelle scuole vi fa arrabbiare così tanto, forse siete voi quelli troppo attaccati alla tecnologia”, ha poi concluso Bennett.
Fonte: Develop Online