Volge finalmente a termine un caso durato mezzo anno; Aleksander Trofimov aveva infatti accoltellato a morte un amico dopo una discussione incentrata sulle migliori schede video sulla piazza, ed è ora arrivata la sentenza.
Lo scorso ottobre, il programmatore russo – dopo un bicchiere di troppo – si è ritrovato a discutere con Evgeny Lylin, suo vecchio amico, della lotta tra Nvidia e AMD. Una questione trita e ritrita, indubbiamente, ma che nonostante ciò ha avuto un epilogo a dir poco sconvolgente.
Ci sono limiti, a quanto pare, che qualcuno è riuscito sul serio a superare.
Sentiamo spesso parlare di console war e di aziende concorrenti appoggiate da persone che prendono fin troppo seriamente la loro competitività, ma arrivare a uccidere qualcuno solo perché fa il tifo per un’altra bandiera è, indubbiamente, una bassezza a cui il nostro medium preferito non è affatto abituato.
Secondo Evgeny, infatti, AMD supererebbe in qualità Nvidia, ed è bastato questo perché Aleksander raccogliesse un coltello da cucina e lo ferisse mortalmente, prima colpendolo due volte alla testa e poi undici volte quando ormai era già morto.
Sono passati cinque mesi da allora e, dopo aver confessato il delitto, Aleksander è stato oggi condannato a 9 anni e mezzo di carcere. Tra le aggravanti, il fatto che avesse anche occultato e bruciato il corpo dell’amico per scampare alla giustizia.