Ok, siamo sinceri, chi può dirsi davvero sorpreso?
Con la prima, vera presentazione del gameplay allo scorso E3, in molti hanno effettivamente notato numerose somiglianze con la saga di Batman firmata Rocksteady.
Vero, molte meccaniche del pipistrello si sono rivelate così buone che ormai a copiargliele sono un po’ tutti, ma trattandosi stavolta di un altro supereroe – tra l’altro concorrente – il paragone spunta fuori con più naturalezza.
Il sistema di combattimento basato sui contrattacchi è simile, le manovre stealth sono simili e persino l’utilizzo della ragnatela di precisione condivide interfaccia e utilizzo con il rampino di Bruce.
Non che ci sia qualcosa di male, sia chiaro. Copiare dai migliori, dopotutto, gli apre la possibilità di regalarci un prodotto anche migliore (ci metteremmo la firma, davvero) ma è curioso come una semplice sensazione generale da parte del pubblico sia ora stata confermata da Marvel stessa.
Mike Jones, presidente di Marvel Games, ha infatti sottolineato di essere un grande fan della trilogia (o quadrilogia?) videoludica di Batman e che il team di Rocksteady è servito da grande ispirazione per lui e per Insomniac.
“Quando il mio capo, Jay Ong, è entrato in Marvel Entertainment, è cambiato tutto“, ha infatti spiegato.
“I nostri film e serie TV hanno un successo incredibile e si è chiesto come mai non avessimo ancora provato nulla di serio in ambito videogiochi. I videogiochi non dovrebbero essere un business di contorno, ma un vero e proprio pilastro portante“.
“Personalmente, sono un grande fan della serie Batman Arkham. Ho un Platino in ognuno dei loro giochi e ho apprezzato tantissimo la volontà di DC e Rocksteady di creare un franchise parallelo capace di reggersi benissimo sulle proprie gambe e che non fosse semplicemente derivazione di fumetti e film”.
“Anche togliendo Batman, quei giochi sarebbero comunque grandiosi. Rocksteady non ha riciclato storie già viste: certo, si sono ispirati ai cartoni animati e ai film, ma i giochi avevano comunque una loro autenticità. Sono riusciti a creare qualcosa che ha scosso il mondo, me compreso”.
“Batman ha dimostrato che si può avere una certa libertà anche nel raccontare storie su personaggi conosciuti. Così ci siamo chiesti come potevamo fare lo stesso con Spider-Man, cosa fosse vitale per una buona storia sull’uomo ragno e cosa servisse invece per raccontare anche il suo lato più umano”.
“Batman ci ha convinto a fidarci dei nostri personaggi e a capire che la loro unicità poteva riversarsi anche e soprattutto sul gameplay. Avremo anche un punto fisso della concorrenza a cui ispirarci, ma il nostro obiettivo ora è di superarlo”.