Negli ultimi giorni ci sono tre differenti questioni che tengono banco:
- Il caso Weinstein e nel mondo videoludico la denuncia contro Naughty Dog
- La chiusura di Visceral Games
- Le microtransazioni nei videogiochi
Proprio su quest’ultimo punto Activision ha spiegato un importante retroscena riguardante i sui titoli.
Il sistema di matchmaking all’interno del multiplayer è calibrato per invogliare i giocatori a fare acquisti in-game. Il sistema è particolarmente complesso al punto tale che Activision lo ha addirittura brevettato nel 2015. Ufficialmente nessun titolo Activision ne fa utilizzo.
“Si tratta di un brevetto compilato nel 2015 da un team di ricerca e sviluppo indipendente dagli sviluppatori di giochi. Non è stato ancora implementato in gioco“.
Il sistema gira attorto a un motore che vaglia numerosi fattori, come abilità, latenza, presenza di amici, o altro ancora. Il brevetto inserisce nell’equazione un sistema per incentivare l’utilizzo di microtransazioni da parte dei giocatori.
“Per esempio, il sistema può includere un motore che genera match creati appositamente per influenzare le vendite. Il motore potrebbe accoppiare un giocatore più esperto a un novizio in modo tale che si convinca ad acquistare oggetti posseduti dai giocatori più forti. Il novizio proverebbe così a emulare il giocatore più forte ottenendo lo stesso equipaggiamento“.
Questo apposito motore può essere anche molto preciso e in grado di determinare ciò che più interessa ai giocatori.
Come ad esempio se un novizio veste spesso i panni del cecchino, il motore potrebbe farlo giocare con un cecchino esperto. Il discorso poi si può estendere ad altri ruoli o specifici oggetti.
Lo schema di funzionamento del motore di matchmaking brevettato
Fonte: Rolling Stone