Digital Foundry ha analizzato The Frozen Wilds, espansione di Horizon: Zero Dawn, definendola “una vetrina tecnologica imperdibile”, insomma un vero e proprio spettacolo per gli occhi. Per Digital Foundry non si tratterebbe infatti di qualcosa di “già visto”, ma del tentativo genuino di spingersi oltre, verso nuove vette dal punto di vista tecnologico e visivo. Oltre che una dimostrazione del potenziale del Decima Engine di Guerrilla Games, messo alla prova su un terreno nuovo rispetto agli ambienti dell’originale, costituiti principalmente da foreste e pianure.
Ricreare le condizioni climatiche e gli ambienti innevati ha richiesto l’implementazione di nuove funzioni nell’engine, mantenendo però le performance fluide che avevano caratterizzato il gioco base, insieme al sistema di illuminazione sofisticato, con tanto di HDR. Uno degli aspetti che più colpisce è la tecnologia di deformazione della neve al passaggio di Aloy e degli altri personaggi/creature del gioco. Una deformazione che è parzialmente persistente e che addirittura permette di scorgere la vegetazione coperta dalla neve. Le animazioni di Aloy si adeguano di conseguenza alle caratteristiche dell’ambiente. Mentre le bufere di neve improvvise mostrano l’eccellente implementazione dei sistemi particellari. I nemici sputafuoco sono in grado di sciogliere le superfici ghiacciate. E tutto contribuisce a restituire al giocatore la sensazione di un mondo coeso e coerente in ogni suo aspetto.
Ricordiamo che Horizon: Zero Dawn è lockato a 30 fps e questa espansione non fa differenza. Su PS4 Pro il gioco può funzionare in due modalità di rendering: 2160p upscalato con checkerboard oppure 1368p nativo (chiamato Performance Mode) per garantire un frame rate ancora più stabile.
Si tratta in ogni caso di uno dei videogame più significativi e tecnicamente impressionanti di questa generazione. Fiore all’occhiello tra le esclusive PlayStation 4.
Fonte: Digital Foundry