In Death Stranding sarà presente anche una piccola componente ruolistica, in particolare per quel che riguarda le scelte e le relative conseguenze che avranno sul gioco.
Hideo Kojima ha spiegato durante un evento di arte contemporanea a Mosca che le azioni del giocatore avranno delle ripercussioni sui personaggi del gioco.
A tal proposito ha fatto l’esempio di uno dei primi personaggi che incontrerete nel corso del gioco. Si tratta di un signore molto anziano che vive nel sottosuolo e ha costante bisogno di medicine che dovremo essere noi a recapitargli.
“Abbiamo un personaggio che vive nel sottosuolo. È malato e ha bisogno di medicine, Sam può portargliele. Considerando che questo accade all’inizio della storia, è una missione obbligatoria. Dopo aver completato questa missione, il giocatore stesso potrà decidere cosa fare in seguito. Potete costantemente portargli medicine, o altri oggetti e ascoltare le storie del passato“, ha spiegato Kojima.
“Il giocatore però dovrà andare avanti, e sempre più lontano dal personaggio. E sono certo che ci saranno giocatori che si dimenticheranno di quest’uomo, e quando se ne ricoderanno e torneranno da lui sarà troppo tardi perchè non gli avete più portato le medicine e per questo morirà. Azioni come questa incrementeranno la connessione con i personaggi“, ha continuato lo sviluppatore.
“Crediamo che il significato delle connessioni tra persone, di come si formano, di come si sviluppano, verrà rivelato e sarà interessante per tutti giocarci“, ha concluso Kojima.
Death Stranding uscirà l’8 novembre in esclusiva per PlayStation 4. Vi ricordiamo che su Amazon sono aperti i pre-order con uno sconto del 25%.