Amazon Connect sarà il prossimo operatore di telefonia mobile ad arrivare sul mercato italiano, lanciando la sfida ai tre colossi che al momento dominano il campo di battaglia: TIM, Vodafone e Fastweb.
La conferma arriva direttamente dal MiSE, il Ministero per lo Sviluppo Economico, che ha dato il suo benestare all’operazione che porterà il colosso di Jeff Bezos a competere sul mercato italiano degli operatori mobile.
Nel momento in cui diventerà attiva sul nostro paese Amazon Connect si appoggerà agli operatori tradizionali per fornire il servizio. Ma questo è solamente un primo passo verso la realizzazione di una rete telefonica proprietaria.
Amazon Connect in tal modo entrerà di fatto dalla porta principale in quel settore chiave fondamentale per la fruizione dei propri servizi. Stiamo parlando delle connessioni internet senza le quali Amazon non potrebbe vendere i prodotti del suo eCommerce, oppure offrire servizi di streaming come Amazon Music e Amazon Prime Video.
Quel che invece molti non conoscono, è la divisione Amazon Web Services (AWS), che offre servizi di data center alle più importanti società a livello mondiale tra cui ci sono Netflix o il circuit della Formula 1 per fare qualche esempio. Amazon ha già investito alcune centinaia di milioni in data center che verranno realizzati nei pressi di Milano.
L’ingresso nel mercato della telefonia va di pari passo con una partnership stipulata con Fincantieri “Per accelerare l’innovazione digitale e lo sviluppo tecnologico del Paese“.
“Le due società, Fincantieri e Aws, supporteranno l’attuazione del piano ‘Italia Digitale 2026’, parte del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), che ha definito specifici obiettivi e priorità della digitalizzazione del Paese e della Pubblica Amministrazione“.
– Aggiornamento –
Amazon con una nota inviata al Corriere Della Sera, ha chiarito la propria situazione in merito alla notizia. Il servizio Amazon Connect in un primo momento sarà un servizio riservato unicamente alle aziende partner che fanno utilizzo di AWS. Di fatto per ora non ci sarà alcuna rivoluzione, almeno per il settore privato.
L’accordo fatto con il MiSE prevede che si potrà offrire ai propri clienti servizi con numerazione italiana anziché irlandese, come accade ora.
Fonte: Il Fatto Quotidiano – Corriere Della Sera