Windows 11 sarà disponibile il prossimo mese, e saranno molti i giocatori che installandolo, inizieranno a fruire dei loro videogame preferiti sul nuovo sistema operativo, e le novità potrebbero non piacere a tutti, in particolar modo ai giocatori di Valorant, in quanto sarà per loro obbligatorio attivare il TPM 2.0 (Trusted Platform Module) e il Secure Boot per poter avviare il gioco.
brevemente il TPM 2.0, serve a rendere la vita difficile a tutti i cheaters, in quanto se un pezzo di hardware specifico o un ID del dispositivo in uso risulta bannato, non se ne potrà crearne uno nuovo e continuare a commettere atti di cheating/hacking.
Valorant, sviluppato da Riot Games, già noto per League of Legends, richiederà agli utenti che montano Windows 11 sul proprio PC di abilitare il Secure Boot e il TPM 2.0 per giocare.
Praticamente, come hanno segnalato molti utenti, dai primi giorni di settembre 2021 è iniziato a comparire un messaggio su schermo da parte di Vanguard, ovvero il sistema anti-cheat di Valorant, che avvisa i giocatori che è richiesto il TPM 2.0 e il Secure Boot abilitati per poter giocare.
Ciò che fa discutere in particolar modo è il fatto che un software di terze parti, stia iniziando a richiedere il TPM 2.0 e Secure Boot, e potrebbe creare una reazione a catena in quanto anche altre realtà potrebbero iniziare a impedire l’accesso al programma se il PC non rispetta determinati requisiti, e le critiche sono state ampie in quanto non tutti i PC riescono a rispettare questi protocolli.
Al momento non cè ancora nulla di sicuro che si possa estendere a macchia d’olio su tutto ciò che gira su di un PC, e potrebbe restare confinato solo al mondo dei giochi online.
Sembra tuttavia che Windows 11 sarà il miglior sistema operativo per videogiocare.
E voi cosa ne pensate, credete giusti questi provvedimenti? Fatecelo sapere, come sempre, nei commenti.
Fonte: PC Gamer