Lo studio italiano Milestone non ha certo bisogno di presentazioni, essendo uno dei più importanti e longevi marchi dedicati ai videogiochi di corse dell’intera industria, ma Hot Wheels Unleashed ci ha stupiti fin dal suo annuncio.
Abituati a vedere il team milanese alle prese con giochi di guida su licenze realistiche come quelle della Moto GP, del Monster Energy Supercross o, in passato, del World Rally Championship e della Superbike, la curiosità di saperli alle prese con le automobiline più famose di sempre (insieme alle Micro Machines…che tanto avrebbero bisogno di essere videoludicamente riesumate come si deve) era altissima.
Scopriamo quindi come se la cava questo Hot Wheels Unleashed nella nostra recensione, allacciate le cinture!
Partiamo da questo presupposto: Hot Wheels Unleashed è prevedibilmente (e giustamente, aggiungeremmo) un arcade puro, senza alcuna concessione alla simulazione o al realismo.
Tutto quanto, dal semplice ma efficace modello di guida alla fantasia estrema delle piste, tra salti infiniti, turbo, giri della morte e attrazioni magnetiche, grida a squarciagola “velocità, velocità e ancora velocità”. Tutto quello che conta è arrivare primi, con qualsiasi mezzo, o fare il tempo migliore di tutti. Questo è davvero il leitmotiv del titolo, la sua essenza…e forse lo è pure un po’ troppo.
In quanto a modalità di gioco infatti non ci si discosta mai da due tipologie di corsa: la Gara Veloce (dove bisogna correre contro dodici avversari e piazzarsi almeno sul podio per proseguire) e l’Attacco al Tempo (dove si deve chiaramente completare il circuito entro un tempo stabilito). Tutto qui. Anche alcune sfide che dovrebbero rappresentare delle boss fight non sono altro che gare veloci un po’ più lunghe o impegnative.
La mancanza più grave di Hot Wheels Unleashed insomma è quella di varietà e inventiva nel procedere del gioco, che potrebbe portare a una certa sensazione di monotonia durante le sessioni più prolungate. Fortunatamente però questo è uno dei pochi punti deboli di una produzione ottimamente confezionata.
Tutte le gare che compongono la portata principale dell’offerta single player del gioco, chiamata City Rumble, sono disposte su una sorta di “tabellone” (tipo gioco da tavolo) visto dall’alto, dove potremo decidere quasi liberamente come muoverci e di conseguenza l’ordine in cui affrontare le varie prove. Ci sono anche alcune gare segrete da sbloccare completando alcune condizioni, come partecipare a una certa gara su una certa auto. Vincere ci consentirà di guadagnare parti meccaniche e soldi, da impiegare nel miglior modo possibile.
Le prime serviranno a potenziare le nostre automobiline, valutate nelle categorie velocità massima, accelerazione, frenata, maneggevolezza e boost (accumulabile, come in tanti giochi di corse arcade, derapando il più possibile in curva). Le seconde invece ci permetteranno di acquistare forzieri contenenti nuovi modelli, classificati per rarità.
Nonostante si parli di acquisti con valuta in game, l’aleatorietà rappresenta un fattore che potrebbe non piacere a tutti, influendo in maniera così netta sulla progressione del gioco. Certo, il grado di sfida (regolabile a piacimento) non è mai così proibitivo da impedire di completare una gara se non si è così fortunati da trovare un bolide leggendario nei forzieri (anche perché appunto si possono potenziare le auto che si possiedono), ma la mancanza di una progressione completamente studiata potrebbe farsi sentire. E, nell’altro caso, trovare subito una vettura leggendaria potrebbe rendere “inutili” molte di quelle ottenute successivamente.
Ma Hot Wheels Unleashed è anche collezionismo (66 i modelli disponibili nel gioco base, più molti altri venduti separatamente come DLC), un collezionismo trasportato da bellissimi ricordi di infanzia. La realizzazione dei modelli delle auto è ottima, con una grandissima cura nella riproduzione dei materiali con cui venivano prodotte le Hot Wheels, e anche la pista è composta dai tipici “tasselli” arancioni con cui molti di noi hanno passato ore indimenticabili da piccoli, o da grandi coi propri figli e nipoti.
Con Hot Wheels Unleashed poi non c’è nemmeno bisogno di occupare tutta la casa per costruirsi la pista dei propri sogni, dato che è incluso un editor estremamente ben fatto e completo (molti pezzi di pista si sbloccheranno completando la City Rumble), sia per quanto riguarda la pista vera e propria che le ambientazioni circostanti, tra le quali una completamente personalizzabile (la taverna). Stessa cosa vale anche per le livree delle auto, personalizzabili a proprio gusto.
Il tutto potrà essere uploadato online, a beneficio di tutti gli altri giocatori della community. Inutile dire che buona parte del successo sul lungo periodo di Hot Wheels Unleashed dipenderà proprio dai contenuti creati da altri giocatori, oltre al supporto da parte del team di sviluppo, e chissà che capolavori fuori di testa potremo vedere appena il tutto ingranerà come si deve.
Completa l’offerta la graditissima presenza dello split screen, per permettere di giocare in più giocatori anche in locale.
Sebbene Milestone non abbia certo reinventato la ruota (per rimanere in tema), stupendo con idee rivoluzionarie o chissà che altro, Hot Wheels Unleashed è un solidissimo e divertente racing game arcade, che sfrutta in maniera intelligente e con la giusta dose di nostalgia una licenza importante e amata.
Il gameplay in pista funziona molto bene, e anche se l’offerta dal punto di vista delle gare disponibili non è per niente varia siamo sicuri che vi farà sempre piacere accendere la console/pc per farvi quelle tre o quattro gare al giorno. E in attesa di nuovi contenuti sia da Milestone che dagli utenti in giro per il mondo.
Se è il tipo di gioco che fa per voi, Hot Wheels Unleashed è sicuramente consigliato.