Tutto fermo tra PlayStation e Bungie. Il matrimonio definitivo tra le due dovrà attendere il responso della Federal Trade Commission. Pochi giorni fa, l’ente statunitense preposto a vigilare sulle grosse operazioni aziendali ha avvisato le due parti dell’avvio delle sue indagini di routine. Quella della Federal Trade Commission è una mossa più che prevedibile data la portata dell’operazione. La manovra dovrebbe costare alle casse di Sony ben 3,6 miliardi di dollari.
Prima che si possa procedere oltre con la manovra, dunque, è necessario che la commissione federale esegua tutte le verifiche del caso. Questo potrebbe portare ad un allungamento dei tempi anche sostanzioso. Alcune fonti – link in fondo all’articolo – parlano addirittura di circa ulteriori sei mesi prima che la pratica possa dirsi conclusa. Nel frattempo, da prassi, Sony potrebbe non avviare altre operazioni simili. Certo, se altre pratiche hanno avuto inizio precedentemente, l’iter da seguire sarà simile a quello in atto. Dopo eventuali annunci – gli insider scommettono forte su Square Enix – la Federal Trade Commission potrebbe avviare ulteriori verifiche.
Continua dunque la nuova politica cautelare di FTC che ha deciso di mettere sotto la lente di ingrandimento le manovre di acquisizione con esborsi in denaro così ingenti. Come vi abbiamo già spiegato, una simile iniziativa è stata già intrapresa nei confronti di Microsoft dopo l’annuncio di avvicinamento ad Activision e Blizzard. L’idea, pare, è quella di evitare la creazione di grossi conglomerati che possano nuocere alla libera concorrenza a discapito del consumatore finale. L’organo federale, diretto da Lina Kahn, sembra voler concentrare la propria attenzione proprio al settore della tecnologia.
Fonte: The Information