Redout 2 Recensione (PC): Più grande, più veloce e più difficile!

Il nuovo scalpitante capitolo della serie italiana che prende a piene mani dagli storici brand di corse ad altissima velocità degli anni passati, è finalmente arrivato sul mercato! Siete pronti a tornare a sfiorare i muri a velocità smodate, inseguendo i pod dei vostri avversari su piste ad altissimo tasso di adrenalina? Noi lo siamo, ed ecco la nostra recensione di Redout 2!

La serie sviluppata da 34BigThings non aveva mancato di emozionare gli appassionati di mostri sacri, come Wipeout o F-Zero, al momento del lancio del primo capitolo, nel lontano 2016. Dopo aver fatto una buona prima impressione al tempo, lo studio ritorna con l’atteso seguito. Redout 2 cerca di fare quello che ogni seguito ha come obiettivo: espandere e migliorare l’offerta ludica del capitolo precedente.

Missione riuscita? Noi diciamo proprio di sì! Oltre a offrire un buon numero di piste giocabili aggiuntive durante il corso della campagna, Redout 2 introduce anche dei nuovi fattori capaci di cambiare nettamente il feeling della guidata delle nostre navi.

Partendo con ordine, e quindi dal menù principale, il titolo ci accoglie con tre principali modalità di gioco: Arcade, Campagna e Multigiocatore. Le prime due, quelle offline, sono quelle consigliate per iniziare a prendere confidenza con le altissime velocità e con le vetture che useremo per domarle. In particolar modo, la campagna ci offrirà un percorso di crescita graduale, partendo dal tutorial per imparare le basi, fino ad arrivare alle varie leghe con sfide sempre più impervie. In questo senso, questa modalità ha visto un upgrade bello massiccio rispetto al passato, scelta indubbiamente da lodare visto che aumenta in maniera considerevole la durata del gioco.

La carriera principale adesso offre ben cinque leghe in cui gareggiare, ognuna con un livello di difficoltà crescente. Sarà questa modalità a introdurci mano a mano a tutte le varie piste aggiunte al capitolo (36, rispetto alle 25 del primo capitolo), oltre che a renderci partecipi di una crescita prestazionale dei propri velivoli e delle loro componentistiche.

Redout 2 Recensione PC - Mars Memorial

In generale crediamo che il metodo migliore per approcciarsi al gioco sia proprio quello di giocare partendo dalla campagna, per poter imparare e prendere mano con il livello di sfida moderatamente alto. Insomma, una volta superata la lega tutorial (che offre sfide adatte per l’apprendimento di virate, derapate, beccheggi e uso del turbo) arriva il momento di metterci veramente alla prova contro dei bot assetati di velocità!

Come detto poco sopra, il livello di sfida è decisamente più adatto a un pubblico che già masticava le manovre ad alto numeri di G su titoli come Wipeout. Ciò lo si può subito intuire dalle prime gare, dove una guida non perfetta e una qualche carezza di troppo contro i muri a margine delle piste, renderà vani i nostri tentativi di arrivare sulla piazzola più alta del podio. Come potrete notare da subito, gli avversari disporranno infatti di vetture più competitive della nostra ESA iniziale, che dovrà essere pian piano potenziata con i pezzi sbloccati vincendo le gare per poter competere al meglio.

Non un gran male, però, visto che i primi tracciati (come quello della suggestiva pista giapponese o del circuito egiziano) possiedono traiettorie molto semplici e dislivelli di facile intuizione. Insomma, un parco giochi adeguato per prendere confidenza con i comandi dati dai due analogici, destro e sinistro. Una volta compiuti i primi passi in questo senso, anche rifacendo varie volte le prime gare, vedrete che l’istinto e la conoscenza delle piste farà il lavoro per voi.

Redout 2 Recensione PC - Race 1

Il lato negativo lo troviamo direttamente legato a questo punto, visto che man mano che andremo avanti nelle leghe ci troveremo sempre più spesso nella situazione di dover ripetere gli eventi. Per i giocatori meno avvezzi al genere, questa cosa potrebbe rappresentare un muro quasi insormontabile.

Andando avanti con la carriera verremo a conoscenza di alcune variabili molto interessanti legate al tipo di pianeta su cui ci troveremo a gareggiare. Le piste aliene avranno caratteristiche diverse, dovute per esempio a una composizione diversa dell’atmosfera, a una temperatura maggiore del solito o a una forza di gravità inusuale. Tutti questi valori andranno a modificare l’aderenza del nostro veicolo e la capacità di dissipare il calore del turbo, oppure andranno a intaccare la velocità di picco nei rettilinei.

Tirando le somme, pensiamo che la quantità di livelli, l’aggiunta delle suddette variabili e la tara della difficoltà contribuiscano a creare un loop di gameplay godibile più agli esperti del genere che ai novizi, dove questi ultimi si troveranno ad annaspare già nelle prime ore di gioco. Manca poi forse all’appello una variabile che spezzi la costante ricerca dei propri limiti, sempre e dovunque, mischiando magari un po’ le carte nella somma del gameplay.

Redout 2 Recensione PC - Race 2

Tecnicamente Redout 2 non sorprende sotto nessun aspetto, ma la cosa non intacca troppo la godibilità del titolo. Sebbene la quantità poligonale delle navi o degli ambienti non sia infatti nulla di eccezionale, in generale il titolo si presenta con una pulizia visiva sufficiente per apprezzare a pieno il gameplay. A restituire il gran feeling della velocità troviamo la solita effettistica molto azzeccata, soprattutto dal punto di vista del sonoro, che renderà l’essere sbalzati da una parte all’altra della pista in pochissimi secondi un vero spettacolo.

Parlando delle piste, troviamo che quest’ultime siano migliorate sostanzialmente rispetto al passato, con una maggiore ricerca di una propria identità estetica dovuta alla cultura del luogo. I circuiti terrestri, ad esempio, saranno adornati da statue, edifici e vegetazione unica che riusciremo a scorgere nonostante le altissime velocità.

Sorprende in positivo la grande quantità di eventi disponibili per ogni singola lega, abbastanza da tenerci incollati allo schermo per svariate ore. Essi saranno divisi in normali gare singole o in weekend di gara, pacchetti di competizioni con molteplici sfide come gare, sfide a tempo o record di velocità.

Gran miglioramento rispetto al passato lo troviamo poi nella modifica dei nostri velivoli spinti a magneti anti-gravità, ricchi di componenti interscambiabili e di parte estetiche modificabili a nostro piacimento. Sebbene siano solo le prime a darci dei boost di performance o di aderenza, le seconde sono comunque aggiunte molto apprezzate: ali, convogliatori, musetti e altri pezzi serviranno infatti a dare un tocco di personalità alla nostra navetta.

Redout 2 Recensione PC - ESA

In conclusione Redout 2 è un equilibrato e ponderato pacchetto evolutivo del primo capitolo di 34BigThings. Il titolo si presenta più maturo e più accessoriato rispetto al passato, ma non rivoluziona l’offerta per cercare di essere più accessibile anche all’utenza meno avvezza al genere. A pesare su quest’ultimo punto troviamo anche la difficoltà, decisamente tarata più verso l’alto.

In generale, quindi, troviamo che Redout 2 sia l’insperata perla che i fan del genere speravano che fosse, un’esperienza tosta e senza edulcoranti, che restituisce al giocatore un gameplay adrenalinico, nudo e crudo!

RASSEGNA PANORAMICA
Voto
8
redout-2-recensione-pc Il nuovo scalpitante capitolo della serie italiana che prende a piene mani dagli storici brand di corse ad altissima velocità degli anni passati, è finalmente arrivato sul mercato! Siete pronti a tornare a sfiorare i muri a velocità smodate, inseguendo i pod dei vostri...