Spacewar!, il ‘primo’ videogioco di sempre è giocabile ora su Analogue Pocket

spacewar!

Spacewar!, il primo videogioco della storia ad essere riconosciuto come tale, è da poco disponibile su Analogue Pocket grazie al nuovo PDP-1 Core sviluppato con openFPGA. L’annuncio è stato fatto negli scorsi giorni, sottolineando l’impegno nel preservare i videogiochi pionieristici rendendoli disponibili nell’era moderna.

FPGA, ovvero field-programmable gate array, è un tipo di circuito integrato che può essere riconfigurato dopo la produzione. openFPGA, d’altra parte, è il primo hardware ed ecosistema basato su FPGA appositamente progettato per lo sviluppo di videogiochi di “terze parti”.

Dobbiamo molto a Spacewar!. Il titolo è uno sparatutto realizzato in origine per computer PDP-1 da Steve ‘Slug’ Russel a cavallo tra il 1961 e il 1962. Con il tempo il gioco ha visto diverse persone occuparsi di successive modifiche che lo hanno reso una vera e propria icona del mondo videoludico. Nonostante sia considerato il primo videogioco della storia bisogna dire che in precedenza ci sono stati altri esperimenti nel settore come OXO e Tennis for Two. La peculiarità di Spacewar! che gli permette di distaccarsi dai suoi predecessori è la presenza di un mondo dotato di regole fisiche, con situazioni variabili in tempo reale.

Giocare a Spacewar! era un’ esperienza decisamente fuori dall’ordinario per i tempi. Per giocare bisognava per forza essere in due, essendo il gioco privo di intelligenza artificiale. Ognuno dei giocatori controllava un’astronave di forma diversa che si muoveva accelerando in senso orario e antiorario. Per conquistare la vittoria bastava semplicemente colpire con un missile il proprio avversario. Inizialmente si giocava utilizzando gli interruttori presenti sulla console del PDP-1. A causa della loro scomodità Alan Kotok e Bob Saunders realizzarono un altro strumento fondamentale per la storia del videogioco, quello che sarebbe stato il primo joystick.

Spacewar fa ora parte di un progetto di Analogue che si occupa di preservare sia i vecchi che i nuovi videogiochi mantenendoli giocabili. “Per molti decenni, gli sviluppatori di software dedicati hanno lavorato instancabilmente per preservare l’hardware dei videogiochi entro i limiti dell’emulazione del software. Crediamo che i Field Programmable Gate Arrays siano il passo successivo, l’apice della conservazione dell’hardware dei videogiochi per il futuro”.

Il tema della conservazione dei videogiochi è da sempre considerato una grande incognita. La dematerializzazione dei videogiochi e l’ampio utilizzo della connessione alla rete per garantirne il corretto funzionamento, rendono tutto più difficoltoso. Quando un server si spegne o quando uno store chiude, se non esistono controparti fisiche dei giochi al loro interno, quei titoli vanno persi per sempre. La speranza è che, con questa nuova filosofia di Analogue, ci siano meno giochi di cui si sentirà parlare solamente nella pagine ingiallite di vecchi libri di storia.

Ma ora diteci. Avete mai avuto l’occasione di provare questo gioco? Fatecelo sapere lasciando un commento e continuate a seguirci per rimanere aggiornati con le ultime notizie!

Fonte: Twitter