Secondo quanto rimportato da Reuters, Intel e l’ex governo guidato da Mario Draghi avrebbero optato per il Veneto come regione in cui nascerà la nuova fabbrica italiana di Intel. In particolare, essa sarà edificata nel comune di Vigasio, a circa 20km da Verona. Il Veneto si stava contendendo l’appalto con il Piemonte, riuscendo però a prevalere. Tra le regioni prese in esame, troviamo anche la Sicilia, la Puglia e la Lombardia.
Vigasio risulta essere un punto strategicamente conveniente per quanto riguarda la logistica di Intel. Esso è infatti vicino all’autostrada e alla ferrovia del Veneto. Ma soprattutto, essa si collega con la città di Magdeburgo, dove Intel costruirà due enormi impianti per la produzione di semiconduttori, necessari per la costruzione di processori e qualsiasi altro strumento dotato di elettronica.
Secondo le informazioni condivise da Reuters, la fabbrica richiederebbe un investimento iniziale di circa 4,5 miliardi di euro, destinato poi a crescere col tempo. Al tempo stesso, però, essa genererà ben 1.500 nuovi posti di lavoro, a cui si aggiungeranno altri 3.500 posti grazie a fornitori e partner. La fabbrica dovrebbe entrare in piena operatività tra il 2025 e il 2027, e si occuperà del back-end delle CPU. Secondo le fonti di Reuters, l’Italia stanzierà circa il 40% dell’investimento.
Reuters ha però spiegato anche che, con il cambiamento di governo in atto, si temono complicazioni in merito alla costruzione di questa fabbrica, in quanto la scelta del sito sarebbe “politicamente molto delicata”. Manca ancora, dunque, un sì che sia definitivo.
Fonte: Reuters