Esasperato da cattiverie e insulti. Così i social descrivono Naoki Yoshida, producer di Final Fantasy 16, a pochi giorni dal lancio di uno dei titoli di punta di questo 2023 e forse uno dei più redditizi nella storia di Square Enix (parliamo di 3 milioni di copie fisiche vendute al lancio). Ma un gran numero di copie vendute non significa che a tutti il gioco sia piaciuto. Lo dimostrano le tante critiche mosse: alcune costruttive e legittime, altre decisamente più piccate e fuori fuoco rispetto al gioco ma concentrate più che altro sul team e su alcune scelte puramente artistiche.
Una serie di critiche che, pare, provengono per la maggior parte dal Giappone, patria natale di Final Fantasy 16. Molto più morigerati, sembra, i fan occidentali. “C’è un gran numero di persone che mi urla contro, persone che non ho mai visto né incontrato né con cui ho mai parlato prima. È strano. Cosa abbiamo fatto loro di male? O magari scrivono solo in preda alla negatività e alla malizia. È stancante” pare abbia affermato Yoshida.
Pochi giorni dopo il lancio di Final Fantasy 16, Yoshida si era detto sollevato dalle ottime recensioni ricevute in occidente (qui la nostra). Nel corso del documentario trasmesso in Giappone – e dal quale è stata estrapolata la dichiarazione – la maggior parte delle critiche sono arrivate da connazionali.
A proposito di Final Fantasy, un maggior numero di capitoli della serie – e altri giochi di Square Enix – arriveranno su Xbox.