Il giornalista ce lo ricorda con un post su Twitter. Dopo una prima bocciatura, CMA ha rinviato il giudizio sull’acquisizione di Activision da parte di Microsoft. L’azienda di Redmond – dopo il diniego – ha ottenuto dal Competition and Market Authority un po’ di tempo per rimodulare gli accordi. Tempo concesso ma con la promessa di indagare – ed eventualmente respingere – sui nuovi termini qualora questi non fossero stati sufficientemente rassicuranti.
L’antitrust del Regno Unito ha principalmente espresso perplessità circa l’eventuale nuova posizione di dominio che Microsoft si troverebbe ad assumere in campo cloud. In quel settore, Microsoft è già tra le aziende maggiori e l’acquisizione di Activision – così come era strutturata in prima battuta – le avrebbe garantito un vantaggio praticamente incolmabile per qualunque competitor. Per scongiurare tale pericolo, CMA ha chiesto all’azienda guidata da Satya Nadella, Brad Smith e Phil Spencer di rimodulare gli accordi.
Activision e Microsoft di comune accordo decidono di concedersi qualche altro mese per concludere ( così da avere le risposte definitive anche da FTC ed evitare a Redmond il pagamento di penali miliardarie). Il nuovo accordo prevede che la gestione del catalogo dei giochi Activision sarebbe stato gestito da Ubisoft lato cloud. Come ulteriore misura di prevenzione, CMA ha imposto che Microsoft non investa – o tantomeno acquisisca – nel publisher franco canadese.