Secondo Jacob Navok, ex business director di Square Enix, la strategia intrapresa dal colosso nipponico di realizzare titoli esclusivi per una sola console non sarebbe la scelta giusta in quanto non farebbe altro che procurare più danni che vantaggi. Per Navok è questo il motivo che ha portato Final Fantasy 16 a non raggiungere un traguardo delle vendite soddisfacente per la compagnia.
“Il problema delle vendite è chiaro: nel 2023 le esclusive fanno più male che bene. PlayStation vanta un grande parco titoli, e tra quelli in uscita, ci sono molti videogiochi first-party attesi dal pubblico; parliamo di ottimi giochi, e tra questi ci sono anche i capitoli di Final Fantasy, che Sony pubblicizza. Per questo la prima decisione di Takashi Kiryu è stata quella di riprendere con il supporto a Xbox, nonostante i giochi della serie non abbiano mai registrato grandi vendite sulla piattaforma. Piuttosto che avere un solo promoter, è preferibile pubblicare il tuo prodotto ovunque possibile: mostrare il nuovo Final Fantasy ad uno State of Play non incrementa il bacino d’utenza, ma se Xbox posiziona un cartellone a Time Square, si crea più interesse.”
Secondo quanto spiegato da Navok rendere un titolo esclusiva di una console piuttosto che di un’altra restringerebbe di molto il potenziale pubblico che il gioco potrebbe raggiungere. Ed è proprio a causa di questa strategia che Final Fantasy 16 non ha brillato come Square Enix si aspettava. Sembra però che la situazione potrebbe cambiare, e la nuova strada intrapresa da Takashi Kiryu potrebbe segnare il punto di svolta per la compagnia. Grazie a Kiryu Square e Microsoft sono nuovamente in buoni rapporti con la promessa di collaborare maggiormente in futuro.
Fonte: Jacob Navok