Il motivo è stato spiegato nel dettaglio da Rech sulle sue pagine social. Prima in alcune storie apparse su Instagram (riportate da Il Post) e poi in un post Facebook, Zerocalcare ha detto – senza girarci troppo attorno – che il motivo della sua rinuncia è da ricercare nel patrocinio offerto alla manifestazione dall’ambasciata di Israele. Sebbene la partnership fosse nota da mesi, con l’aumentare delle tensioni e il deflagrare degli scontri a partire da inizio mese, sempre più artisti stanno riconsiderando l’opportunità del patrocinio.
Scrive Rech: “Senza troppi giri di parole: Purtroppo il patrocinio dell’ambasciata israeliana su Lucca Comics per me rappresenta un problema. In questo momento in cui a Gaza sono incastrate due milioni di persone che non sanno nemmeno se saranno vive il giorno dopo, dopo oltre 6000 morti civili, uomini donne e bambini affamati e ridotti allo stremo in attesa del prossimo bombardamento o di un’invasione di terra, mentre politici sbraitano in TV che a Gaza non esistono civili e che Gaza dev’essere distrutta, mentre anche le Nazioni Unite chiedono un cessate il fuoco – il minimo davvero – che viene sprezzantemente rifiutato, per me venire a festeggiare li dentro rappresenta un corto circuito che non riesco a gestire“.
D’accordo con la decisione di Rech è Bao Publishing, la casa editrice che cura i prodotti dell’artista. Insieme a Zerocalcare, Bao Publishing ha realizzato di recente Strappare Lungo i Bordi e Questo Mondo non Mi Renderà Cattivo, entrambi disponibili su Netflix. Bao Publishing afferma che accoglierà serenamente le conseguenze delle scelte dell’artista.
Intanto continunano le polemiche riguardo l’edizione 2023 di Lucca Comics and Games. Dopo l’aver appurato diversi problemi logistici, gli organizzatori fanno dietrofront sul versante concerti ora gratuiti e all’aperto.