Continuano i casi di defezione da Lucca Comics. L’annata 2023 rischia di essere una delle più controverse della manifestazione toscana. Ad accendere la miccia è il patrocinio dell’ambasciata israeliana. Annunciata mesi fa, la partnership ha fatto rumore a inizio di ottobre quando cioè sono ripartite più aspre le ostilità sulla striscia di Gaza tra Israele e Hamas. Nel mezzo, la popolazione civile palestinese. Nelle scorse ore, Zerocalcare – nome d’arte di Michele Rech – si è schierato pubblicamente contro il patrocinio affermando di non voler più presenziare a Lucca. “Per me un cortocircuito” scrive Rech sui social dove trovo pieno appoggio da Bao Publishing, la casa editrice che lo sostiene.
Al suo ‘assente’ ne seguono adesso altri. È di poche ore fa la notizia che anche Fumettibrutti, artista e attivista, diserterà la fiera. “Mi spiace scrivervi che non sarò presente durante i giorni di fiera a Lucca, e il motivo è proprio il patrocinio dell’ambasciata di Isr43l& (Israele, ndr). Dopo averlo scoperto mi sono presa del tempo prima di decidere cosa fare, e credo che se nella vita si fanno dei compromessi (io stessa ne ho fatti tanti) su questo non riuscirei a dormirci la notte” ha scritto Josephine Yole Signorelli, in arte FumettiBrutti, sul suo profilo Instagram (giù il post integrale originale o a questo link).
Discorso diverso per Michael Rocchetti, altra matita di punta di Bao Publishing insieme a Michele Rech. Dopo un primo fraintendimento iniziale, l’autore di Michael e Mirco precisa che lui a Lucca Comics 2023 invece ci sarà. “Come autori saremmo dovuti essere entrambi a Lucca e come attivisti saremmo dovuti restare entrambi a casa. La vita però è così: la soluzione è in fondo a un secchio di chiodi arrugginiti” scrive Rocchetti in un post col quale precisa la sua posizione.
L’organizzazione di Lucca Comics ha già risposto con un comunicato stampa molto generico alle polemiche affermando che la rinuncia al patrocinio – che si precisa essere a titolo gratuito – sarebbe atto di irresponsabilità.