Naruto e CyberConnect2 sono un connubio che sin dalla PlayStation 2 ha saputo rivelarsi capace di regalare gioie agli amanti del manga di Masashi Kishimoto e dell’anime di Studio Pierrot. La serie Ultimate Ninja Storm sta a Naruto come la serie Budokai Tenkaichi sta a Dragon Ball: picchiaduro 3D magari non particolarmente brillanti dal punto di vista puramente tecnico come altri esponenti del genere o come le varianti Ultimate Ninja e Budokai, ma capaci di rivelarsi comunque divertenti grazie a un gameplay immediato ma con un certo margine di profondità che permettesse al giocatore di poter sfoggiare combo più spettacolari.
Con Naruto X Boruto: Ultimate Ninja Storm Connections, CyberConnect2 ha pubblicato l’ultima evoluzione di questa serie, ma non convince come i predecessori e non bastano una storia appassionante, quella di Boruto, o il più grande roster mai visto nella serie, oltre 130 personaggi, a giustificare un prodotto che lascia davvero zero spazio alle novità.
Cyberconnect2 raddoppia: due storie in un unico videogioco
L’ossatura della modalità Giocatore Singolo di Naruto x Boruto: Ultimate Ninja Storm Connections è ovviamente caratterizzata dalle due Modalità Storia.
La prima, incentrata su Naruto, è senza dubbio il punto debole dell’intero pacchetto. Essa copre gli avvenimenti di tutto il manga, il che sarebbe di per se un pregio. Un videogioco di Naruto che comprende tutta la storia del manga è il sogno di ogni fan… peccato che in questo caso, essa sia striminzita a dir poco.
Completabile in meno di quattro ore, se non addirittura tre, questa modalità presenta solo 43 scontri in totale, di cui la maggior parte risolvibili in meno di un minuto se si ha un minimo, ma proprio minimo, di dimestichezza con il sistema di combattimento. Ogni scontro è intervallato da breve sequenze narrate tramite frame tratti dall’anime che, da fan sfegatato di Naruto, onestamente non ho apprezzato particolarmente.
Essendo frame tratti dall’anime, la qualità è molto altalenante e le scene prese dalle puntate più vecchie sono ovviamente in bassa definizione. Forse delle breve sequenze animate tratte dall’anime avrebbero avuto un effetto migliore, o magari gli stessi frame ma ridisegnati.
In generale, questa modalità mi è parsa frettolosa e quasi inserita per dare un contentino ai fan di Naruto. Il problema è che un fan di Naruto difficilmente resterà soddisfatto di una modalità storia, quella in teoria venduta come principale, che dura una manciata di ore e che soprattutto non regge minimamente con quella dei precedenti capitoli.
Certo, non manca qualche interazione carina e non presente nel materiale originale, ma… vale il prezzo del biglietto? Vale il sacrificio di alcune delle boss-fight più belle dei precedenti capitoli e di scontri fondamentali e leggendari come quello di Jiraiay vs Pain? Assolutamente no, dal mio punto di vista.
Boruto convince più del padre, Naruto
La seconda Modalità Storia, quella incentrata su Boruto, si è invece rivelata una piacevole sorpresa. Ammetto di averla avviata con le più basse aspettative possibili, temendo di trovarmi di fronte a una storia dimenticabile come molte di quelle presenti nell’anime di Boruto, ma effettivamente mi ero sbagliato.
La storia è stata scritta da CyberConnect. Evitando grossi spoiler, Boruto si trova tra le mani un videogioco in Realtà Virtuale, Eroi Ninja (nome originalissimo, c’è da dire), dove ogni giocatore può indossare un casco e impersonare il proprio ninja preferito.
Boruto ovviamente sceglierà di impersonare il padre quando quest’ultimo era ancora un ragazzo, mentre Sarada e Mitsuki sceglieranno rispettivamente di prendere le parti di Sakura, anch’essa da ragazza, e Orochimaru. Sì, vedere Orochimaru nel Team 7 è abbastanza ‘cursed’, così come lo è vedere Deidara e Gaara dialogare tranquillamente.
In Eroi Ninja, Boruto farà la conoscenza di Nanashi, una guida che poi si rivelerà essere una sorta di Game Master, con cui poi inizierà a legare. Questo è solo l’inizio di una storia che poi si rivelerà essere più intricata e che non mancherà ricca di momenti avvincenti e anche commoventi. Onestamente, c’è più aria di Naruto in queste 6 ore di storia che in molte delle puntate Anime Original di Boruto, e non credo di esagerare nel dire che questa storia potrebbe essere benissimo trasposta sottoforma di puntate nell’anime – le prime davvero Filler, nel caso – o anche un film.
Questa Storia Speciale, come definita dal gioco, evidenzia però un altro grosso difetto: manca una qualsivoglia storia su Boruto tratta dal manga o anche solo dall’anime. Sono presenti alcuni dei personaggi più importanti, come i membri dell’organizzazione Kara tra cui Jigen, la Baryon Mode di Naruto e addirittura sia Kawaki che Boruto col Karma, eppure non c’è una modalità dove usarli. Potremo solamente goderceli nelle modalità Versus. Li vedremo in un DLC? Probabile, però il rammarico c’è.
Naruto x Boruto: Ultimate Ninja Storm Connections, le modalità secondarie
Alle due Modalità Storia si aggiungono poi le classiche modalità secondarie. Potremo affrontare altri giocatori in scontri online o a schermo condiviso in scontri brevi o un Torneo a gironi. Torna anche la modalità Sopravvivenza dove dovremo sconfiggere più nemici possibili con una singola barra di salute e torna la modalità Allenamento. Nulla di rivoluzionario sotto questo aspetto, così come non troveremo nulla di rivoluzionato dal punto di vista del gameplay, su cui onestamente fatico anche un senso nel dilungarsi particolarmente. Esso è il medesimo del precedente capitolo di Naruto Ultimate Ninja Storm, nulla di più e nulla di meno.
Scontri tridimensionali tendenzialmente alla portata di tutti e votati alla spettacolarità, con i ninjutsu che spiccano per la loro realizzazione estetica. I giocatori più bravi potranno concatenare diversi attacchi e fare combo che volendo potranno prosciugare la barra vita del vostro avversario.
Per i novizi, c’è la nuova Modalità Semplice, selezionabile a piacimento e pensata per chi vuole godersi la modalità Storia, quella di Boruto quantomeno. Resta invariata anche l’intelligenza artificiale, la quale continuerà a saltare all’infinito all’interno della mappa con noi che la dovremo inseguire, così come resta invariata la gestione della telecamera che, in alcuni momenti, risulta essere inutilmente confusionaria.
Un roster immenso. Audio al top, grafica un po’ meno. Eccellente il doppiaggio giapponese.
Eccellente invece il Roster, composto da oltre 130 ninja diversi tra cui aggiunte ghiotte come i già citati personaggi di Boruto e anche di nuovi, come Momoshiki, Kinshiki e addirittura Indra e Ashura. Ciò permette al giocatore di creare anche scontri particolari. Chi non ha mai sognato di far scontrare Madara Juubi e Momoshiki? Ogni personaggio continua ad essere ben differenziato ma, come avrete intuito, non ci sono cambiamenti da questo punto di vista. Deidara continua ad essere uno spammone senza ritegno. L’enciclopedia ci svela invece informazioni su ogni personaggio e ogni variante. Una sorta di Databook semplificato che male non fa, assolutamente.
Dal punto di vista audio-visivo c’è poco da dire. Quello grafico non ha subito particolari evoluzioni rispetto al passato. Il Cell Shading resta comunque ottimo ma la povertà poligonale dei personaggi si nota e anche particolarmente. Il gioco non è brutto, sia chiaro, e alcune mosse segrete sono visivamente meravigliose, ma tutto viene poi spezzato dalle sequenze di dialogo ‘in game’, orribilmente statiche e improponibili nel 2023. Discorso diverso per quelle animate, visivamente di impatto e con personaggi molto più espressivi.
Per quanto riguarda il sonoro, esso si conferma come sempre eccellente. Il doppiaggio giapponese è una gioia per le orecchie, con ognuno dei seiyuu che ha saputo regalare la giusta espressività al proprio personaggio. Ottima anche la colonna sonora, sebbene non ispirata come quella dell’anime di Studio Pierrot, e ottimi gli effetti sonori delle varie tecniche.
In conclusione. Naruto x Boruto: Ultimate Ninja Storm Connections, com’è?
In conclusione, Naruto X Boruto: Ultimate Ninja Storm Connections non è assolutamente un gioco che sconsiglierei. Bisogna però partire col presupposto di non aspettarsi grosse meraviglie dalla modalità storia incentrata su Naruto né di novità dal punto di vista del gameplay. Fatto questo, vi troverete davanti a un titolo discreto con una storia di Boruto sorprendente e degna di essere trasposta in animazione e che di fatto salva il gioco.
Per il resto, è il solito Naruto Ultimate Ninja Storm ma con un Roster ancora più grosso. Per chi aspetta una boccata d’aria fresca… beh, c’è da aspettare.