Scotta il sole sulle sabbie di Arrakis. Né tra gli Harkonnen, né soprattutto tra i Fremen, ci sarebbe abbastanza rappresentazione di etnie diverse: mediorientale e nord africana soprattutto. La ‘denuncia‘ al film Denis Villeneuve arriva corale da diversi giornalisti e critici attivi sui principali siti USA. Dune Parte 2, dopo il successo al cinema, si trova in una piccola bufera. Fonti interne difendono scelte del regista e affermano che quasi metà del cast principale appartiene a discendenze di quelle etnie che si suppongono assenti.
Dune Parte 2, Denis Villeneuve si difende: “abbiamo fatto del nostro meglio”
“Ho provato a rimanere fedele alla visione di Hebert” aveva già detto il regista dopo l’uscita del primo film pochi anni fa. Secondo diversi commentatori però, Villeneuve fallisce il tentativo. Il popolo Fremen – come riporta anche Variety – è descritto proprio da Herbert in diverse interviste come assimilabile alle popolazioni nordafricane o del medioriente mediterraneo. Secondo lui, il popolo che abita il deserto di Arrakis può essere considerato come una visione ‘sci-fi‘ del popolo arabo.
Su questo seconda pellicola, però, sia il regista che Warner Bros e Legendary si sono astenuti dal concedere commenti e dichiarazioni. Tutto è demandato dunque ad alcune fonti interne consultate da Variety. Tali fonti avrebbero affermato che dietro le quinte sia stato fatto tutto il possibile per rispettare le culture e le popolazioni da cui Hebert avrebbe tratto ispirazioni per i Fremen. Diversi esponenti MENA (Middle East, North Africa) sarebbero stati consultati prima, durante e dopo le riprese e una buona 15ina dei membri del cast sui 42 che compongono la popolazione Fremen principale apparterrebbero a discendenze provenienti da quelle zone.
Intanto, Dune Parte 2 si gode incassi strepitosi e sicure nomination a gli Oscar 2025. La critica è rimasta estasiata e persino Hideo Kojima ha voluto esprimere la sua fascinazione. Il primo film, invece, agli Academy Awards 2022 ha fatto incetta di premi.
Fonte: Variety