Final Fantasy 7 Rebirth è uscito ormai da diversi mesi e di conseguenza le voci relative al sequel sono sempre più incalzanti, complice una certa impazienza da parte dei fan che non vede l’ora di concludere questa trilogia remake. Teruki Endo, battle Director di Rebirth, ha promesso dei cambiamenti per quel che riguarda il sistema di combattimento e non solo. Anche la mappa sarà sfruttata in maniera differente e in generale Square Enix sta pensando a modi per variare la formula rispetto a Rebirth.
Final Fantasy 7 Rebirth: per il sequel ci vorranno anni. Square Enix vuole che l’attesa venga ripagata
Da Final Fantasy 7 Remake parte 3 possiamo innanzitutto aspettarci un combattimento più libero e action-based, continuato dunque per quella strada intrapresa già con INTERmission e Final Fantasy 7 Rebirth dove abbiamo visto l’inclusione di meccaniche come la Parata precisa e un piacevole miglioramento nelle fasi di combattimento aereo. Il combat system già ottimo della serie verrà dunque modificato con l’obiettivo di alzare ancor di più la propria asticella.
Questo cambio di esperienza passerà anche per la formula della mappa aperta introdotta in Final Fantasy 7 Rebirth. Questo concept verrà studiato con l’obiettivo di offrire qualcosa che non dia ai giocatori una sensazione di ripetitività, approccio che si applicherà anche sull’intera struttura di “Parte 3“. Ci vorranno diversi anni prima di poter mettere finalmente le mani sul titolo e Square Enix vuole evitare che i giocatori si trovino di fronte a un “more of the same“.
Fonte: Square Enix