Negli scorsi giorni Swen Vinke, CEO di Larian Studios, ha raccontato alcuni retroscena dietro la nascita di Baldur’s Gate 3. Gioco che avrebbe potuto non vedere mai la luce, se alcune cose fossero andate storte o diversamente.
Baldur’s Gate, Fallout o Ultima: c’era poca scelta
Nella fase finale di sviluppo di Divinity Original Sin 2, Larian Studios era già al lavoro sul quel che sarebbe stato il prossimo progetto cercando di capire come potesse ulteriormente alzare il livello. A spiegarlo è stato il CEO Swen Vinke.
“Sentivo come se ci fosse un tetto di vetro che non saremmo mai riusciti a sfondare se non con un Tripla A per valori di produzione, budget, marketing e tutte le altre cose di un Tripla A. Poteva essere Ultima, poteva essere Fallout, poteva essere Baldur’s Gate. Non c’era molto tra cui scegliere“, ha spiegato Vinke.
La storia dello sviluppo però avrebbe potuto prendere una piega piuttosto differente. Un primo contatto tra Larian Studios e il mondo di Baldur’s Gate già alla fine degli anni ’90, spiega Swen Vinke. Mentre Bioware era al lavoro sul primo capitolo della saga, il team svedese era invece al lavoro su “The Lady, The Mage and The Knight“, che fu successivamente cancellato. Un fan ha tentato di mettere in comunicazione i due studi di sviluppo, ma l’allora publisher di Larian si oppose per paura che potessero trapelare alcuni importanti segreti. “Avrei potuto parlare con quei ragazzi, ma le relazioni si sono inasprite a causa di questo intervento. Fu un vero peccato“, ha aggiunto il CEO.
Baldur’s Gate 3: Larian Studios avrebbe potuto perdere la licenza
L’intervento di Winke non si è fermato a quanto detto sopra, ma ha spiegato come a causa di alcune ‘sliding doors‘ sarebbe potuto saltare l’intero progetto e perdere la licenza di proprietà di Hasbro e Wizards of the Coast.
Larian Studios era nel pieno della fase finale di sviluppo di Divinity Original Sin 2, quando hanno dovuto lavorare in modo raffazzonato al progetto da presentare a Wizards of the Coast. Il risultato “È stato davvero brutto“, ha spiegato Vinke e di fatto è stato rispedito al mittente. “Wizards ce lo ha rispedito indietro con l’equivalente corporativo di ‘Questa è una mer*a’. E gli abbiamo risposto ‘Lo sappiamo, ma stiamo per pubblicare un gioco, non chiedeteci di lavorarci ora. Dateci un po’ più di tempo’. Fortunatamente capirono, e ci diedero una ulteriore possibilità“.
A giocare un ruolo fondamentale a favore di Larian Studios è stato molto probabilmente proprio il lancio di Divinity Original Sin 2. Sia per il successo commerciale, sia per la qualità del prodotto finale, che ha convinto Wizards of the Coast e Hasbro a proseguire con la collaborazione. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, con Baldur’s Gate 3 che è diventato di fatto una pietra miliare degli RPG e portandosi a casa per la prima volta tutti i premi principali ai The Game Awards.
Fonte: PC Gamer