28 Anni Dopo: parte del film è stato girato con iPhone 15 Pro Max adattato a obiettivi professionali

28 Anni Dopo girato con iPhone 15 Pro Max

28 Anni Dopo, il sequel di 28 Giorni Dopo e 28 Settimane Dopo, è ormai finalmente prossimo a mostrarsi al mondo. Il film, che darà inizio a una nuova trilogia, arriverà nelle sale nel 2025. A incuriosire sono però alcune voci relative agli strumenti usati per le riprese. Secondo alcune voci di corridoio, il film sarebbe stato girato con iPhone 15 Pro Max. Il rumor è stato poi corroborato da Wired e Engadget, con quest’ultimo che però ha chiarito come lo smartphone sia stato usato solo per alcune parti del film e che la troupe ha comunque attinto a una varietà di telecamere.

28 Anni Dopo: per il regista, usare iPhone 15 Pro Max chiude un cerchio

28 giorni dopo danny boyle cillian murphy

Che lo smartphone di Apple sia stato utilizzato per le riprese sembra essere confermato anche da alcuni scatti trapelati in rete. In uno di questi possiamo vedere un iPhone inserito all’interno di un adattatore Beast che consente all’utilizzatore di usare lo smartphone integrandolo con obiettivi DSLR Full Frame il cui costo, da solo, supera di svariate volte quello dello smartphone in questione. Parliamo di obiettivi che si aggirano facilmente tra i 20.000 e i 25.000 euro.

La scelta adottata da Danny Boyle, il regista di 28 Giorni Dopo e di 28 Anni Dopo, è principalmente stilistica. Il primo film fu girato con una Canon XL1 che era ben distante da un’apparecchiatura professionale come quella tipicamente usata sui set. Questo è anche il motivo dietro la bassa risoluzione in alcune delle scene viste nel film. In tal senso, usare un iPhone 15 Pro Max chiude questo cerchio iniziato nel 2001, mostrando al tempo stesso gli enormi progressi fatti nei sensori per dispositivi consumer.

Lo stesso iPhone 15 Pro Max, ricordiamo, supporta il codec ProRes di Apple. Si tratta di un Codec introdotto per la prima volta nel 2007 e che ha raggiunto il mondo degli smartphone solo anni più tardi con iPhone 12 Pro. Con questo Codec si ottengono file log con uno spazio colore logaritmico (log, appunto) che registra variazioni di luce svariate volte in un secondo. L’immagine ottenuta è solitamente piatta, ma questo si traduce in una quantità di informazioni molto alta, dando molta libertà durante le fasi di post produzione e color correction.

Non è la prima volta che uno smartphone viene usato in ambito cinematografico, né con un iPhone. Alcuni esempi sono Unsane e High Flying Bird, film diretti da Steven Sordebergh e girati rispettivamente con un iPhone 7 e un iPhone 8, o ancora Tangerine, film diretto da Sean Baker con un iPhone 5S. 28 Anni Dopo, in tal senso, setta anche un nuovo record, visto che parliamo di un film dal budget di 75 milioni di dollari, il più costoso tra quelli girati con uno smartphone.

Fonte: WiredEngadget