Una class action contro Ubisoft è stata avviata da Matthew Cassell e Alan Liu, due acquirenti ceh comprarono il gioco da Gamestop rispettivamente nel 2020 e nel 2018. Il motivo, spiega Polygon, è da ricercare a una mossa controversa fatta dal publisher quasi un anno fa, quando decise di rimuovere The Crew dallo store e, cosa grave, renderlo fondamentalmente ingiocabile. Il team ha chiarito che questo problema non si ripresenterà con i due seguiti, ma questo non le è bastato per risparmiarsi qualche rogna legale.
The Crew: Ubisoft avrebbe violato le leggi californiane per la protezione del consumatore
Entrambi i querelanti, spiega Polygon, hanno spiegato di aver avuto l’impressione di pagare per possedere a tempo indefinito The Crew, piuttosto che pagare per una licenza limitata, cosa che a conti fatti si è verificata una volta che, con lo spegnimento dei server, il gioco è diventato inaccessibile. La stessa licenza, probabilmente, sarà al centro delle difese di Ubisoft, aggiunge la testata, sebbene i querelanti ritengano che Ubisoft stia violando le regole a protezione del consumatore della California.
Questa legge, infatti, impone alle compagnie di specificare la natura del contenuto che stai per acquistare. “Immaginate di acquistare un flipper e, anni dopo, di entrare nella vostra casa per giocarci, per poi scoprire che tutte le palette sono scomparse, il flipper e i paraurti sono spariti e il monitor che mostrava con orgoglio il vostro inattaccabile punteggio massimo è stato rimosso”, si legge nella causa pubblicata dai querelanti.
“A quanto pare il produttore del flipper ha deciso di entrare in casa vostra, sventrare l’interno del flipper e togliervi la possibilità di giocare al gioco che avevate comprato e che pensavate di possedere. Anche se avete pagato il prezzo pieno per ricevere questo gioco, non avreste mai immaginato che il produttore potesse arrivare un giorno e, senza il vostro controllo, lasciarvi con uno scheletro di ciò per cui pensavate di aver pagato”.
Fonte: Polygon