Torna ancora una volta a tenere banco la questione PlayStation 5 Pro, soprattutto quella relativa al suo prezzo. Stavolta a parlare è stato Phil Spencer, boss di Xbox e della divisione gaming di Microsoft. E ha parlato dello stato di salute del settore, in un periodo di riassestamento post-COVID con continui licenziamenti. Ma ha anche parlato dei costi delle console che potrebbero in futuro impedire l’espansione del mercato gaming.
Phil Spencer: il mercato del gaming non crescerà con console da 1.000$
Spencer ha spiegato nell’intervista quello che è lo stato attuale dell’industry e parlato della sua visione per il futuro. Come sappiamo 2023 e 2024 sono stati costellati da numerosi licenziamenti e chiusure da parte di publisher, team di sviluppo o con progetti cancellati. E nemmeno Microsoft e Xbox ne sono uscite immuni, soprattutto dopo l’acquisizione di Activision-Blizzard-King. Anzi la riorganizzazione interna ha portato al licenziamento di 1.900 dipendenti prima, la cancellazione del survival di Blizzard e ulteriori 650 lay-off in un secondo momento.
Ma questa è solo una piccola goccia nel mare in tempesta di quello che è il settore ad oggi. Fino al 2022 il settore ha visto una crescita vertiginosa, anche a due cifre negli ultimi anni, per poi incorrere in una contrazione dopo che la crisi pandemica fosse giunta alla fine e tutti sono tornati alle normali attività. Ma investitori e ‘colletti bianchi‘, pensavano che il periodo del lockdown con le persone costrette a stare in casa e con molto più tempo libero a disposizione fosse la nuova normalità. Nulla di più sbagliato, perché le persone sono tornate al lavoro, a fare attività all’aperto, in palestra e tutte quanto non era possibile fare in lockdown. Il risultato è stata una contrazione del tempo a disposizione e della spesa fatta da parte dei giocatori, che unito a un certo pressappochismo e mediocrità di alcuni titoli, hanno mandato in rosso i conti di publisher e sviluppatori.
Innanzitutto Phil Spencer ha definito l’acquisizione di Activision-Blizzard-King una “Diversificazione Geografica“, il riferimento è soprattutto a tutte quelle regioni come l’Asia (ma non solo) dove il mobile gaming è dominante. Ad esempio è stata realizzata una versione mobile di Age of Empires, proprio per il mercato cinese. Così come lo sviluppo di un dispositivo handheld, proprio come reclamizzato nell’ultimo spot pubblicitario.
Ma la direzione di Xbox non si ferma solo a questo. Stanno sviluppando un proprio store per dispositivi mobile, che è praticamente già pronto ma burocraticamente deve attendere l’evoluzione delle battaglie legali che riguardano Apple App Store, Google Play Store, ed Epic Games, e gli enti internazionali antitrust.
Così come allargare a sempre più dispositivi tutti i giochi fatti in casa propria, nessuno escluso. Di fatto se si vedono le copie vendute, Xbox è oggi il più grande publisher di giochi (free-to-play esclusi) su console PlayStation, grazie soprattutto a Minecraft e Call of Duty a cui riesce a tenere testa solo Take-Two Interactive con GTA5 e NBA2K.
E proprio cercare di allargare quanto più possibile il pubblico a cui si può rivolgere Xbox, è l’obiettivo di Phil Spencer che conferma lo stato di salute dell’azienda: “Xbox non è mai stata così in salute. Stiamo performando bene in questo momento e credo che questo significhi un futuro più florido per l’hardware e i giochi che creiamo“.
Infine ha voluto dire la sua sul costo delle console, percepito dal pubblico come troppo alto. “Sono piuttosto positivo riguardo alla direzione che sta prendendo questo settore. Per raggiungere nuovi giocatori, dobbiamo essere creativi e adattarci a nuovi modelli di business, nuovi dispositivi e nuove modalità di accesso. Non faremo crescere il mercato con console da 1.000 dollari“.
Parole che a differenza di quel che si possa pensare non sono proprio una frecciata a PlayStation e PS5 Pro, quanto più una constatazione dello stato attuale delle richieste dei giocatori. Il mercato di PS5 Pro resta ancora di nicchia, con tantissimi giocatori che addirittura non hanno nemmeno fatto il passaggio generazionale da PS4 a PS5, e che le vendite di PS4 Pro sono state meno del 15% del totale di PS4.
Fonte: Bloomberg