Death Stranding 2 secondo Digital Foundry: è uno dei giochi più impressionanti di sempre

Il team di Digital Foundry, noto per le sue analisi tecniche dettagliate, ha avuto l’occasione di osservare Death Stranding 2: On The Beach, gioco di cui potete trovare la nostra recensione, firmata Roberto V. Minasi. Secondo quanto riportato, il nuovo progetto di Hideo Kojima rappresenta un significativo passo avanti rispetto al suo predecessore, tanto da far sembrare il primo capitolo quasi un prototipo. In particolare, il gioco sarebbe una delle produzioni visivamente più sorprendenti dell’intera generazione, grazie all’uso avanzato del Decima Engine.

Il Decima Engine al massimo delle sue potenzialità

Death Stranding 2 abbandona i paesaggi islandesi del primo capitolo per esplorare ambientazioni ispirate al Messico e all’Australia, offrendo così una varietà visiva e ambientale molto più ricca. Digital Foundry sottolinea come la qualità della resa di rocce, vegetazione e superfici naturali sia estremamente elevata, nonostante l’assenza di tecnologie all’avanguardia come Nanite. Il titolo mostra ambientazioni ricche di dettagli già nei primi minuti di gioco, ma con una qualità che continua a crescere man mano che si avanza.

Digital Foundry evidenzia come Kojima Productions abbia portato il Decima Engine a un nuovo livello. Il sistema di nuvole volumetriche è stato ulteriormente potenziato, insieme agli effetti atmosferici dinamici come pioggia, nebbia, fulmini e transizioni giorno-notte. Le ombre sono influenzate dalla posizione del sole e reagiscono in tempo reale ai cambiamenti di luce. Tutti elementi che contribuiscono a creare un mondo credibile e vivo, che reagisce alle azioni del giocatore e ai cambiamenti climatici.

Acqua e catrame: interazione ambientale al centro

Particolarmente apprezzato da Digital Foundry è l’effetto della pioggia temporale (Timefall), che nel mondo di gioco ha conseguenze tangibili. Dopo i temporali, l’acqua modifica la morfologia dei fiumi, con correnti più forti, schiuma, detriti e un’interazione molto più realistica rispetto al primo gioco. Anche il catrame, elemento narrativo e ludico centrale, è stato rivisitato: ora emerge dal terreno e si diffonde in superficie in modo inquietante, rendendo l’ambiente ancora più dinamico.

Le riflessioni sono gestite con una combinazione di screen-space reflections e raymarching, con un risultato molto convincente. In una sequenza citata nell’analisi, un fuoco d’artificio si riflette in tempo reale su superfici metalliche e acquatiche, con particelle di luce ben integrate nel contesto.

Effetti atmosferici avanzati e materiali reattivi

Digital Foundry ha posto l’accento anche sulla gestione degli altri effetti ambientali. Le tempeste di sabbia sono realizzate con un sistema volumetrico avanzato che include particelle, vento e sporcizia dinamica sugli abiti di Sam. Attraversare un fiume subito dopo permette di lavare via la sabbia, con un’attenzione al dettaglio sorprendente.

Anche gli effetti di fuoco e fumo impressionano per densità e realismo. Il vento incide sulle dinamiche di navigazione, mentre la vegetazione si piega in modo naturale al passaggio del personaggio. La deformazione del terreno e le orme nella neve o nel fango sono altri elementi che rafforzano l’immersione.

Qualche imperfezione tecnica

Nonostante l’eccellenza generale, Digital Foundry segnala alcune piccole imperfezioni: l’occlusione ambientale può creare artefatti attorno alla vegetazione, e in certe aree si notano texture meno dettagliate a media distanza. Tuttavia, questi difetti sono considerati marginali rispetto alla qualità complessiva del comparto visivo.

Personaggi realistici e regia cinematografica

Uno dei punti di forza di Death Stranding 2, secondo l’analisi, è l’eccezionale realismo dei modelli dei personaggi. Pelle, occhi, capelli, abiti e materiali reagiscono alla luce in modo accurato, sia nelle cutscene sia durante il gameplay. Le animazioni facciali catturano espressioni complesse, con una resa degna di una produzione cinematografica.

Digital Foundry sottolinea anche l’uso efficace della profondità di campo e del motion blur, che rendono le cutscene simili a scene da film d’autore. Le inquadrature e il montaggio sono curati nei minimi dettagli, contribuendo a un’esperienza narrativa coinvolgente.

PS5 base e PS5 Pro: prestazioni solide su entrambe

Death Stranding 2 sarà un’esclusiva PS5, con supporto sia per la console standard che per PS5 Pro. Secondo Digital Foundry, entrambe offrono una performance ottima, con modalità qualità a 30fps, modalità prestazioni a 60fps e un’opzione per display a 120Hz. Su PS5 Pro si notano texture più dettagliate a distanza e una maggiore pulizia dell’immagine, ma le differenze sono sottili.

Il titolo vanta anche caricamenti rapidissimi e supporto all’HDR, anche se le impostazioni sono limitate alle opzioni di sistema. Configurando correttamente lo schermo, il contrasto tra luci e ombre risulta eccellente.

Colonna sonora e comparto audio di altissimo livello

Digital Foundry dedica un paragrafo anche all’audio, elogiando la colonna sonora dinamica e l’uso delle musiche licenziate. In particolare, la sequenza iniziale accompagnata da “Minus Sixty One” di Woodkid è un esempio della perfetta fusione tra musica e gameplay, con transizioni fluide e un mix curato nei minimi dettagli.

In conclusione, Digital Foundry considera Death Stranding 2 uno dei giochi tecnicamente più impressionanti di sempre su PS5. Il lavoro svolto da Kojima Productions con il Decima Engine è straordinario, e l’evoluzione rispetto al primo titolo è evidente sotto ogni aspetto: grafica, ambienti, interazioni, personaggi e regia. Con una release prevista nel 2025, il gioco si prepara a essere una delle esperienze più ambiziose e raffinate della generazione.

Fonte: Digital Foundry

FONTEDigital Foundry

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