Negli ultimi giorni ha fatto scalpore un post di Adi Shankar, produttore noto per le serie animate Castlevania e Devil May Cry su Netflix. Il messaggio, criptico e provocatorio, ha acceso rumor su un possibile nuovo anime di Berserk, con uno stile audace e una sua interpretazione del protagonista Guts (o Gatsu come viene chiamato in Italia).
La dichiarazione sui social
Su X, Shankar ha scritto:
Questa frase ha scatenato un acceso dibattito: da un lato la prospettiva di una visione artistica audace e personale; dall’altro, il timore che core narrativi del manga di Kentaro Miura vengano stravolti in maniera controversa.
Le opinioni di Shankar sul manga
In più occasioni, Shankar ha espresso un personale desiderio di rinnovare Berserk, dichiarando che servirebbe un ritorno all’animazione 2D tradizionale per catturare la complessità visiva del manga, e che, se ottenesse i diritti, vorrebbe restare fedele all’essenza originale.
Il suo approccio spicca per la volontà di bilanciare realismo visivo e rispetto per il materiale originale, pur insistendo su un tono personale e autoriale.
Le reazioni dei fan
Come segnalato su ComicBook.com e su Screenrant, la reazione è divisa: alcuni fan vedono in Shankar la creatività necessaria per un adattamento maturo, altri temono che il suo stile “americanizzato” possa distorcere l’opera originale, soprattutto la celebre “Golden Age Arc”.
Un nuovo passo possibile?
Al momento non esistono accordi ufficiali né conferme da parte di editori o network, ma l’interesse di Shankar è concreto. La sua esperienza con Castlevania e Devil May Cry – entrambe acclamate per qualità narrativa e scelte stilistiche – porta esperti a non escludere un coinvolgimento futuro.
In conclusione, il post di Adi Shankar sull’anime di Berserk ha acceso l’interesse, tra entusiasmo e cautela. L’idea di un adattamento in 2D, autoriale e personale potrebbe portare una nuova luce sull’universo di Kentaro Miura, ma il rischio di tradire la visione originale resta concreto. Gli appassionati aspettano ulteriori sviluppi.
