Shuhei Yoshida difende i videogiochi a 80 dollari: “Il prezzo giusto dipende dal valore”

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Con l’arrivo della nuova generazione di console, il prezzo dei videogiochi ha raggiunto una nuova soglia, seppur al momento solo in formato fisico: 80 dollari, in Italia 90 euro. Un cambiamento che ha acceso numerosi dibattiti tra appassionati e addetti ai lavori. Ma secondo Shuhei Yoshida, ex presidente dei PlayStation Studios e oggi volto noto della scena gaming, questo aumento non rappresenta un problema, almeno non sempre.

Il caso Mario Kart World e la nuova soglia degli 80 dollari

Il punto di svolta è arrivato con Nintendo, che ha annunciato il lancio di Mario Kart World su Nintendo Switch 2 a un prezzo di 80 dollari. Poco dopo, anche Microsoft ha confermato che titoli di punta come The Outer Worlds 2 avrebbero seguito la stessa linea. Una mossa che ha consolidato il nuovo standard di prezzo nel settore AAA.

Eppure, Yoshida invita alla riflessione. Intervistato dal canale Kit and Krysta, ha sottolineato come “ogni gioco ha un valore diverso da offrire ai giocatori” e che quindi “non è detto che ogni titolo debba costare per forza 70 o 80 dollari”. Il prezzo, insomma, andrebbe valutato caso per caso, in base a ciò che il gioco è in grado di restituire in termini di esperienza.

Microtransazioni e live service: chi spende 100 dollari per una carta digitale

Durante l’intervista, Shuhei Yoshida ha toccato anche un altro tema caldo: quello delle microtransazioni, spesso al centro delle critiche. Ha fatto l’esempio dei giochi live service, dove “può capitare di vedere carte digitali vendute a 100 dollari”. Una cifra apparentemente folle, ma che alcuni giocatori sono disposti a spendere perché percepiscono valore in quella spesa. “Dipende da te, se ci vedi valore o meno”, ha ribadito.

Il prezzo dei videogiochi è davvero aumentato?

Nonostante la percezione diffusa di un settore sempre più costoso, Yoshida ritiene che il rapporto qualità-prezzo dei videogiochi sia ancora sorprendentemente vantaggioso. “Quando guardi a quanto intrattenimento offre un buon videogioco, come Mario Kart 8, ci sono persone che ci hanno giocato per ore e ore con un solo acquisto”, ha spiegato. E se da un lato alcuni contenuti aggiuntivi possono avere un costo extra, “molti giochi calano di prezzo con il tempo, quindi puoi sempre aspettare”.

In un periodo segnato da crisi economiche e inflazione, l’industria videoludica sembra essere riuscita a mantenere un certo equilibrio. Yoshida ha infatti fatto notare come i biglietti del cinema siano aumentati in misura ben maggiore rispetto al prezzo dei giochi negli ultimi dieci anni. Secondo lui, i videogiochi restano ancora “incredibilmente accessibili” per la quantità di contenuti e divertimento che offrono.

Shuhei Yoshida: prezzi più alti sì, ma con consapevolezza

Il pensiero di Yoshida offre una visione più ampia: il prezzo di un videogioco non può essere giudicato soltanto in termini numerici, ma va valutato in relazione all’esperienza che promette. In un mondo dove ogni giocatore ha aspettative diverse, è fondamentale capire se quel titolo specifico valga la spesa al day one, oppure se convenga attendere un eventuale sconto. Una logica che restituisce potere decisionale all’utente, e forse anche un po’ di buon senso al dibattito.

Fonte: Kit and Krysta

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