Hideo Kojima vuole diventare astronauta e sviluppare un videogioco nello spazio

Hideo Kojima tra genio creativo e autore sopravvalutato

Quando pensi che Hideo Kojima, autore di Death Stranding 2: On The Beach, abbia ormai sperimentato tutto, ecco che ti sorprende ancora. Dopo aver rivoluzionato l’industria dei videogiochi con capolavori entrati nella storia e aver intrapreso un cammino nel mondo del cinema, il visionario giapponese guarda ora verso lo spazio. Ma non per una semplice esperienza da turista orbitale: Kojima vuole diventare astronauta e creare un videogioco direttamente dalla Stazione Spaziale Internazionale.

In un’intervista rilasciata al The Guardian, il creatore di Death Stranding ha spiegato di voler affrontare un addestramento completo da astronauta, imparare a gestire le manovre di attracco e vivere per mesi in orbita, a bordo della ISS. La sua motivazione? Un sogno tanto folle quanto coerente con la sua visione: “Non sono uno scienziato, ma credo di poter sviluppare videogiochi nello spazio. Voglio essere il primo a farlo”, ha dichiarato con convinzione.

La sfida è l’essenza della vita secondo Kojima

Per chi conosce la filosofia creativa di Kojima, questo nuovo obiettivo non appare poi così assurdo. Il game designer ha sempre abbracciato l’idea di superare i confini della realtà per esplorare nuove forme di narrazione e interazione. Portare la creazione di videogiochi nello spazio rappresenterebbe una rottura epocale con i limiti imposti dalla Terra e un esperimento mai tentato prima.

E mentre riflette sulla possibilità concreta di trasformarsi in sviluppatore spaziale, Kojima non perde il suo tipico umorismo: “Almeno nello spazio la mia schiena non mi darebbe fastidio, grazie all’assenza di gravità”, scherza. Ma poi torna subito a toni più profondi e provocatori.

“Voglio rischiare la mia vita per sentirmi davvero vivo”, afferma. Una frase potente che racchiude la sua visione esistenziale. Kojima definisce questo impulso come “la malattia di Tom Cruise”, alludendo all’attore noto per le sue acrobazie pericolose: “Tom Cruise trova il suo valore quando vive con la vita in bilico”. Un paragone che riflette il bisogno di vivere ogni progetto come una sfida esistenziale, capace di ridare significato all’essere umano.

Oltre la fantascienza: è questo il futuro per Kojima?

Sviluppare un videogioco nello spazio potrebbe sembrare solo una trovata mediatica, ma con Kojima qualsiasi visione può diventare realtà. Non è la prima volta che anticipa tendenze che in seguito diventano lo standard. Il suo modo di intendere il videogioco non è mai stato confinato al puro intrattenimento: per lui, è una forma d’arte totale, un linguaggio in grado di attraversare le barriere culturali, fisiche e ora anche atmosferiche.

Il sogno di creare un’opera direttamente dalla ISS non è solo una dimostrazione di ambizione, ma anche una provocazione che potrebbe aprire nuove frontiere nell’interazione tra tecnologia, narrazione e condizione umana. In un’epoca in cui l’AI, la realtà virtuale e l’espansione spaziale stanno ridefinendo il nostro futuro, Kojima vuole essere presente lì, dove si costruisce l’ignoto.

Fonte: The Guardian

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