
Nel vortice di licenziamenti che ha investito Microsoft il 2 luglio, almeno cinque dipendenti di Halo Studios sono stati licenziati, secondo una fonte interna. Anche se lo studio – ex 343 Industries – conserva ancora tra i 200 e i 300 dipendenti, il clima è teso, soprattutto per un progetto in difficoltà.
Secondo quanto riportato, il nuovo capitolo principale di Halo è ancora in fase di sviluppo, ma l’entusiasmo interno non è alto. “Non credo che nessuno sia davvero soddisfatto della qualità attuale del progetto,” ha dichiarato un dipendente ad Engadget. Lo stesso ha raccontato come, tra riunioni di incoraggiamento e spinte motivazionali, si stia cercando di “portare a casa il risultato”. La presentazione ufficiale di ciò su cui stanno lavorando è attesa per ottobre, durante il prossimo Halo World Championship.
Tagli pesanti in tutta la divisione Xbox: chiusure e giochi cancellati
I licenziamenti non si fermano a Halo. La divisione Xbox ha subito una nuova ondata di tagli che ha colpito duramente anche studi di primo piano come Turn10, ZeniMax, Rare e The Initiative. Quest’ultima è stata addirittura chiusa, dopo che il reboot di Perfect Dark è stato cancellato insieme a Everwild di Rare.
Secondo quanto dichiarato da Matt Booty, responsabile degli Xbox Game Studios, in un’email ai dipendenti, le cancellazioni sono parte di un’azione strategica per “concentrare le risorse dove possono garantire più successo in un mercato in rapido cambiamento”. “Non abbiamo preso queste decisioni a cuor leggero,” ha scritto, sottolineando come ogni team e progetto rappresentino anni di lavoro e dedizione.
Xbox ha in cantiere oltre 40 giochi. Booty rassicura i fan
Tuttavia, Booty ha ribadito che oltre 40 progetti sono ancora attivamente in sviluppo, e tra questi ci sono titoli mostrati nel recente Xbox Games Showcase di giugno, come Clockwork Revolution di inXile e Keeper di Double Fine, entrambi confermati come “salvi”. Restano vivi anche progetti importanti come State of Decay 3, Blade di Arkane Lyon e OD, l’esperimento horror in collaborazione con Hideo Kojima, nonostante non siano stati presenti all’evento.
Licenziamenti in un anno record di profitti
Secondo una fonte interna di Halo Studios, uno degli aspetti più controversi è stato il tono dell’email di Phil Spencer, CEO di Microsoft Gaming, inviata proprio il giorno dei licenziamenti. “Sono davvero furioso: nella stessa email in cui parlava dell’anno più redditizio di sempre per Xbox, ci comunicava anche i licenziamenti,” ha raccontato il dipendente. Spencer ha parlato di “cambiamenti organizzativi” necessari per “aumentare l’agilità ed efficacia” del team.
Nel primo trimestre del 2025, Microsoft ha registrato 25,8 miliardi di dollari di fatturato, con un incremento dell’8% nei ricavi legati a contenuti e servizi Xbox. Eppure, i numeri non hanno impedito il taglio di 9.000 posti di lavoro a livello globale. Nel frattempo, si registra l’uscita di scena di figure storiche come Matt Firor, presidente di ZeniMax da 18 anni, e Gregg Mayles, veterano di Rare.
L’ombra dell’intelligenza artificiale
Un’altra questione che agita i team interni riguarda l’integrazione dell’AI nei flussi di lavoro. Alla conferenza Llamacon di Meta, il CEO Satya Nadella ha dichiarato che il 30% del codice Microsoft è ormai scritto con l’aiuto dell’AI. Secondo la fonte di Halo Studios, “stanno facendo il possibile per sostituire più posti di lavoro possibile con agenti AI”.
Microsoft ha confermato che l’uso di Copilot non è più opzionale, e Activision stessa ha ammesso l’impiego dell’AI nello sviluppo di Black Ops 6. Questo nuovo orientamento sembra rafforzare i sospetti che l’automazione stia giocando un ruolo anche nei tagli di personale.
Fonte: Engadget
















