
Nonostante le recenti perdite economiche da record e la presunta cancellazione di due progetti in sviluppo, Techland, lo studio polacco noto per la saga Dying Light e dell’imminente Dying Light: The Beast, ha confermato ufficialmente di non aver effettuato licenziamenti.
Secondo quanto riportato dal portale finanziario Pulz Biznesu, e successivamente ripreso da GameWatcher, Techland avrebbe registrato perdite per 135 milioni di złoty (circa 31.74 milioni di euro) nel 2024. I giochi cancellati non sono stati nominati, ma si presume che uno di questi sia l’RPG fantasy annunciato a maggio 2022.
Nessun licenziamento, solo riorganizzazione interna
In una dichiarazione rilasciata a Eurogamer, un portavoce di Techland ha precisato: “Lo sviluppo di un videogioco non è mai una linea retta, e a volte servono approcci freschi per creare qualcosa di grande. Quel che conta è che nessuno dei cambiamenti recenti ha comportato riduzioni di personale. I nostri sviluppatori sono stati spostati su altri progetti attualmente in pipeline”.
Tutti concentrati su Dying Light: The Beast
L’attenzione dello studio è ora tutta rivolta su Dying Light: The Beast, il nuovo capitolo della serie, in uscita il 22 agosto 2025 su PC, PlayStation 5 e Xbox Series X/S. Una volta pubblicato il gioco, Techland promette di condividere novità sui titoli futuri.
Il progetto fantasy resta nell’ombra
Del misterioso RPG fantasy in open world, si sa ancora molto poco. In passato, Techland aveva confermato l’assunzione di talenti provenienti da studi come CD Projekt Red, Arkane e Guerrilla Games.
Paweł Marchewka, CEO di Techland, lo aveva descritto così: “La nostra ambizione è creare una nuova IP completamente diversa da quanto fatto finora. Una vera esperienza next-gen ambientata in un mondo fantasy aperto, alimentata da tutto ciò che abbiamo imparato come team”. Tuttavia, alla luce dei recenti cambiamenti, non è chiaro se questo progetto sia stato sospeso, reindirizzato o completamente cancellato.
Dying Light resta il punto fermo
Techland sembra ora voler puntare tutto sulla sua IP di maggior successo, con la promessa di espandere il franchise anche attraverso giochi da tavolo e un webcomic, già annunciati all’inizio dell’anno.
Il primo Dying Light ha venduto oltre 20 milioni di copie, mentre il secondo capitolo ha raggiunto i 5 milioni di copie nei primi due mesi dal lancio. È quindi chiaro che il futuro dello studio ruoterà ancora attorno a questa serie.
Fonte: Game Watcher
















