Michael Douglas addio al cinema, dopo Ant-Man. Aperto a ritorni futuri

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Michael Douglas, vincitore di due Oscar e star di innumerevoli successi come Wall Street, Basic Instinct e Ant‑Man, ha dichiarato di aver volontariamente sospeso la carriera di attore dal 2022, spiegando che dopo quasi sessant’anni nel settore ha sentito il bisogno di fermarsi, per evitare di “finire male sul set” e dedicarsi alla salute e alla famiglia.

L’ultimo ruolo nei panni di Ant‑Man

L’ultimo ruolo di Douglas è stato quello del Dr. Hank Pym in Ant‑Man and the Wasp: Quantumania (2023). Successivamente, ha recitato nella miniserie Franklin (2024) nei panni di Benjamin Franklin. Durante il Karlovy Vary Film Festival, l’attore ha dichiarato che non ha intenzione di tornare sui set, se non in presenza di “un progetto davvero speciale”, ma ha voluto precisare che non si considera ufficialmente in pensione, mantenendo una porta aperta per eventuali future opportunità.

Le motivazioni personali e di salute

Il suo allontanamento è legato anche alla battaglia contro un tumore alla lingua in stadio avanzato affrontata nel 2010. In quell’occasione optò per chemioterapia e radioterapia per evitare un intervento chirurgico rischioso, che avrebbe compromesso la sua capacità di parlare e recitare. Ha dichiarato che non voleva “morire sul set” dopo anni di impegno ininterrotto, ribadendo che il cinema è stato a lungo un luogo meraviglioso, ma ora preferisce concentrare le energie sulla vita privata e la moglie Catherine Zeta‑Jones.

Una pausa, non una chiusura definitiva

Douglas ha spiegato che, pur non avendo piani concreti per un possibile ritorno, non si definisce in pensione: “Se dovesse arrivare qualcosa di straordinario, tornerei”, ha detto. Al momento sta lavorando a un piccolo progetto indipendente, alla ricerca del giusto copione, e intende trascorrere più tempo al fianco della famiglia.

Michael Douglas si prende una pausa dopo una carriera lunga quasi 60 anni, dichiarando che Ant‑Man è stato il suo ultimo film, ma lasciando aperta la porta a progetti futuri. L’obiettivo? Salute, famiglia e un giusto equilibrio tra arte e vita privata.

Fonte: La Stampa

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