Sebastian Job guiderà la Red Bull RB8 al Goodwood FOS 2025. È un campione Esport di sim racing!

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Il confine tra simulazione e realtà si fa sempre più sottile. Il pilota Esports Sebastian Job, protagonista del team Oracle Red Bull Sim Racing, guiderà nuovamente una vera monoposto di Formula 1, l’RB8 campione del mondo 2012, durante il F1 75 Parade. Una notevole notizia che dà ulteriore forza al legame tra il sim racing e il motorsport reale e che segue quanto fatto recentemente dalla FIA, la Federazione Internazionale dell’Automobile.

Sebastian Job torna al volante dell’RB8

Domenica 13 luglio 2025, Sebastian Job salirà a bordo dell’iconica Red Bull RB8 spinta dal motore V8. È la seconda volta che il campione Porsche Esports Carrera Cup GB e vincitore della Porsche TAG Heuer Esports Supercup affronta il tracciato reale con una monoposto di F1. Il debutto era avvenuto al Red Bull Ring, documentato nella serie Game to Glory: Level Up.

“Mai nella vita avrei immaginato una cosa simile. Mi godo ogni istante e ringrazio Red Bull per questa opportunità”, ha dichiarato Job. L’evento si svolgerà durante il festival del motorsport a Goodwood. E se siete curiosi di provare qualcosa di nuovo, durante l’evento sarà anche possibile testare Project Motor Racing, l’erede spirituale di Project CARS 2 e GTR 2.

Il sim racing riconosciuto ufficialmente dalla FIA

Durante la riunione del World Motor Sport Council a Kigali, nel dicembre 2024, la FIA ha approvato un passaggio epocale: l’introduzione dell’Appendice E al Codice Sportivo Internazionale, un quadro normativo dedicato esclusivamente agli Esports. Per la prima volta nella storia, le competizioni di sim racing godranno di regole ufficiali, norme comportamentali e criteri organizzativi definiti.

Licenze FIA Esports: il futuro è adesso

Parallelamente, è stata introdotta la nuova licenza internazionale Esports, prevista dall’Appendice L. Questa licenza sarà rilasciata dalle autorità sportive nazionali e sarà necessaria per partecipare agli eventi ufficiali targati FIA. Un passaggio che legittima pienamente il sim racing come disciplina federale, creando un percorso concreto per i talenti emergenti.

“Stiamo lavorando per garantire la migliore esperienza possibile ai sim racer. Gli Esports incarnano i valori di inclusività e accessibilità del motorsport”, ha dichiarato Niroshan Pereira, presidente della FIA Esports Commission.

Verstappen e Van Buren: i testimonial ideali

Max Verstappen è tra i primi sostenitori del sim racing in ambito professionale. Il campione olandese non solo si allena regolarmente con il simulatore, ma gareggia anche in eventi endurance come la 24 Ore virtuale del Nürburgring. “Mi metto alla prova con i migliori sim racer: sono tecnicamente impeccabili, voglio arrivare al loro livello”, disse nel 2022.

Il suo supporto va oltre le parole: ha scelto personalmente Rudy van Buren come sim driver per il team Red Bull. Van Buren, ex campione World’s Fastest Gamer, ha contribuito in modo decisivo all’assetto della RB21, soprattutto nella vittoria dominante di Verstappen in Giappone. “Quando arrivo al simulatore, Rudy ha già fatto tutto. Io rifinisco i dettagli”, ha raccontato il pilota olandese.

Anche Piastri, Palou e Kimi Antonelli praticano sim racing

Come Verstappen, anche Oscar Piastri e Alex Palou, rispettivamente leader in classifica in Formula 1 e vincitore della 500 Miglia di Indianapolis 2025 e attuale dominatore del campionato Indycar, si allenano regolarmente grazie al sim racing. È infatti possibile imbattersi in entrambi nel videogioco iRacing, con Palou che vanta uno degli iRating più alti al mondo.

Non sono ovviamente gli unici. A loro si aggiunge uno degli astri nascenti del motorsport italiano, Andrea Kimi Antonelli, noto per giocare su iRacing con una certa regolarità, e Lando Norris, il quale partecipò addirittura alla 500 Miglia di Indianapolis tenuta su iRacing durante la pandemia, sebbene quest’ultimo abbia mollato un po’ la presa.

Una nuova era per il motorsport

La rivoluzione FIA e l’impegno di piloti come Verstappen e Job dimostrano che il sim racing è diventato parte integrante del motorsport moderno. Le barriere tra reale e virtuale si abbassano, offrendo ai giovani piloti digitali un trampolino verso carriere nel motorsport professionale in quello che è uno, se non addirittura, lo sport con la barriera economica più grande in assoluto. E con una generazione di talenti pronti a cogliere l’occasione, il futuro sembra più digitale – e competitivo – che mai.

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