
Intel si trova a una svolta cruciale: il nodo 14A, previsto per il 2027, rappresenta l’ultimo tentativo per rilanciare la propria divisione foundry (le fabbriche di semiconduttori) e riguadagnare terreno nei mercati dei chip avanzati. Il nuovo CEO Lip-Bu Tan ha chiarito che qualsiasi investimento in 14A sarà vincolato alla firma di grandi clienti esterni.
Risultati del secondo trimestre e ristrutturazioni in corso
Nel secondo trimestre fiscale Intel ha riportato ricavi di 12,9 miliardi di dollari, superando le attese, ma anche una perdita netta di 2,9 miliardi di dollari. L’azienda sta tagliando il 15 % della forza lavoro per ridurre i costi e ha cancellato mega‑fab in Europa e Ohio. Il nuovo orientamento è chiaro: finora gli investimenti non hanno dato i ritorni attesi.
14A: le tecnologie al centro del rilancio
Il nodo 14A, l’evoluzione dell’attuale 18A, introdurrà tecnologie chiave come il RibbonFET di seconda generazione, il sistema di alimentazione PowerDirect e Turbo Cells per ottimizzare performance ed efficienza. Intel ha già distribuito kit di progettazione PDK ad aziende selezionate, in vista dei primi test su 14A.
Apple e Nvidia: potenziali salvatori di Intel
Fonti affidabili indicano che Apple sta valutando l’utilizzo del nodo 14A per futuri chip M-series, offrendo a Intel l’opportunità di diventare un fornitore alternativo a TSMC. Allo stesso modo Nvidia sarebbe interessata a produzione di GPU entry-level su 14A per alleviare la pressione sulle fonderie di TSMC. Se Apple o Nvidia confermassero ordini consistenti, potrebbe essere la svolta per Intel.
Cosa rischia Intel se 14A fallisce
Tan ha dichiarato che, senza impegni da parte di clienti esterni, lo sviluppo di 14A e dei nodi successivi potrebbe essere sospeso, rendendo Intel simile a una realtà fab‑less. Ciò renderebbe TSMC e Samsung i dominatori incontrastati dei nodi più avanzati, con pesanti conseguenze per la leadership statunitense degli investimenti tecnologici.
Timeline: da 18A a 14A e oltre
Intel intende mantenere la produzione interna fino al nodo 18A‑P almeno fino al 2030, ma il nodo 14A è previsto in risk production nel 2027 e produzione di massa nel 2028. Se 14A fosse accantonato, l’azienda potrebbe esternalizzare produzione di chip ad alta complessità per rimanere competitiva.
Cosa c’è in gioco: il futuro di Intel
Il nodo 14A vale oggi più della capacità tecnica; è un banco di prova per la credibilità di Intel nel fornire servizi foundry a competitor globali. Appoggiarsi a produttori come Apple o Nvidia significa non solo nuove entrate, ma anche restituire fiducia a investitori e partner. Senza un accordo sostanzioso, il rischio è che Intel abbandoni la leadership tecnica del settore
Intel ha messo il nodo 14A al centro del suo futuro strategico. Il progetto potrebbe salvare l’azienda solo se riuscirà a firmare ordini con aziende come Apple o Nvidia. In caso contrario, la strada potrebbe portare a una transizione verso una struttura fab‑less e una perdita progressiva di autonomia produttiva. Il destino dell’industria dei chip in USA potrebbe dipendere da pochi contratti strategici.
Fonte: The Wall Street Journal










