
Secondo quanto riportato da Wired, il Ministero della Cultura sta valutando una proposta per applicare la tassa sulla “Copia Privata” non solo a dispositivi fisici come hard disk o smartphone, ma anche allo spazio su cloud, compresi i servizi gratuiti come Google Drive, iCloud o Dropbox.
Compensi in aumento fino al 40% e cloud nel mirino
La bozza del decreto prevede un compenso mensile massimo di 2,40€ per utente, circa 30€ all’anno. Per la prima volta in Europa si ipotizza di estendere l’equo compenso anche al cloud. Le nuove tariffe, se approvate, potrebbero provocare aumenti medi superiori al 16,8%, arrivando fino al 40% per alcune categorie di dispositivi.
Cosa dice la normativa europea e la Corte UE
Già nel 2022 la Corte di Giustizia dell’Unione Europea si è espressa sulla questione: la normativa sulla Copia Privata si applica anche allo storage in cloud, considerato un mezzo tecnico per consentire copie personali. Non è obbligato però che i fornitori cloud riscuotano direttamente il compenso.
In Italia, la definizione legale di equo compenso si è evoluta con la direttiva 2001/29/CE, e il decreto ministeriale stabilisce tariffe differenziate in base alla capacità di archiviazione, applicate da categoria di dispositivo.
Critiche e conseguenze potenziali
L’introduzione di una tassa sul cloud rischia di aumentare la spesa per i consumatori e complicare l’accesso ai servizi digitali. Un documento dell’associazione DigitalEurope avverte che si potrebbe creare una duplicazione dei pagamenti, penalizzando le imprese e ostacolando l’adozione del cloud in Europa.
Contesto italiano: storica tassa “sull’aria”
In Italia, la Copia Privata è una pratica legalmente consentita a fini personali, compensata da un contributo obbligatorio su dispositivi di archiviazione vergini. La SIAE raccoglie il compenso e lo distribuisce ai titolari dei diritti d’autore. Il compenso è calcolato in base alla capacità del supporto: più memoria significa contributo maggiore, fino a un massimo per unità.
Il Governo italiano sta valutando l’estensione della tassa per la Copia Privata anche allo spazio di archiviazione in cloud, con compensi mensili fino a 2,40€ per utente. La proposta, in linea con orientamenti della Corte UE, potrebbe aumentare i costi dei servizi cloud e innescare critiche sul piano economico e digitale.
Fonte: Wired










