
Dopo le polemiche emerse con Call of Duty Black Ops 6, Treyarch ha chiarito ufficialmente il ruolo dell’intelligenza artificiale nello sviluppo del nuovo Black Ops 7. Durante l’Opening Night Live 2025 (dove sono giunti diversi dettagli sul gioco), Miles Leslie, associate creative director dello studio, ha spiegato che gli strumenti di IA vengono utilizzati solo per ottimizzare i processi interni, senza sostituire il lavoro creativo del team.
Secondo Leslie, l’obiettivo è esclusivamente quello di “snellire il flusso di lavoro, non rimpiazzare gli sviluppatori”. Tutto ciò che finisce all’interno del gioco viene infatti rivisto, rifinito e approvato dal team umano.
L’ombra delle polemiche in Black Ops 6
L’ammissione di Activision sull’utilizzo di IA generativa in alcuni asset di Black Ops 6, come il discusso bundle dello zombie Babbo Natale a sei dita, aveva acceso il dibattito tra fan e critica. Nonostante le rassicurazioni, alcuni contenuti sospettati di essere stati creati con IA non sono mai stati rimossi.
Leslie ha risposto in modo diretto: “Non è il mio reparto, ma so che il team sta lavorando attivamente per evitare che questi elementi arrivino nei contenuti finali e per risolvere i casi già segnalati”.
Cosa aspettarsi in Black Ops 7
Con l’avvicinarsi del lancio di Call of Duty Black Ops 7, Treyarch vuole evitare equivoci: i giocatori avranno tra le mani un prodotto firmato dagli sviluppatori, con l’IA limitata a uno strumento di supporto. La possibilità di introdurre un disclaimer nei bundle con elementi generati dall’IA rimane aperta, ma non è stata confermata.
Il nuovo capitolo della saga arriva in un momento cruciale, mentre Call of Duty si trova a bilanciare innovazione tecnologica, fiducia dei fan e la competizione serrata con Battlefield 6.
Fonte: IGN









