
Come annunciato in precedenza, Neil Druckmann, co-creatore della saga videoludica The Last of Us ed ex co-showrunner dell’acclamata serie HBO pubblicata, ha deciso di lasciare il suo incarico diretto sulla serie TV per tornare a lavorare a tempo pieno in Naughty Dog. La produzione televisiva, candidata a oltre quindici Emmy Awards e già confermata per una terza stagione, continuerà senza la sua presenza costante, anche se Druckmann resterà coinvolto in modo più distante.
Perché Druckmann è rientrato in Naughty Dog
In un’intervista a Variety, Druckmann ha dichiarato di essere orgoglioso del lavoro svolto con lo show, ma di aver sentito il bisogno di rifocalizzarsi sullo sviluppo dei giochi quando la writers’ room di Season 3 stava per partire. “Ho guardato a ciò che mi aspettava, tra i progetti legati a The Last of Us e i giochi in sviluppo. Quello che assorbe la maggior parte del mio tempo è Intergalactic: The Heretic Prophet, la nostra nuova grande IP per Naughty Dog e PlayStation. Ho capito che potevo servire meglio tutti i miei impegni restando a un livello più alto”.
L’autore ha anche spiegato quanto fosse difficile bilanciare il ruolo di co-showrunner con la direzione creativa di uno studio e la scrittura di nuovi progetti. Ha citato in particolare l’episodio 206 della seconda stagione, su cui aveva lavorato intensamente come sceneggiatore e regista, e ha raccontato che proprio in quel periodo ha sentito il bisogno di riconsiderare le priorità.
Il suo ruolo nella Season 3 della serie HBO
Druckmann ha confermato che continuerà a collaborare alla terza stagione, ma come supervisore della visione generale, non più nella gestione quotidiana. “Per quanto mi manchi lavorare sugli effetti, dare appunti sui copioni ed entrare nei dettagli, sto cercando di fare solo da guida. La mia speranza è che la Season 3 sia fedele quanto la prima, che considero lo standard d’oro per questo tipo di adattamento”.
Intergalactic: la nuova priorità creativa
La vera priorità di Druckmann e Naughty Dog è Intergalactic: The Heretic Prophet, un titolo descritto come il progetto più ambizioso dello studio. Nonostante non abbia ancora una data di uscita pubblicata, il gioco ha già attirato l’interesse di Hollywood per una possibile trasposizione. Druckmann ha però ribadito che prima occorre realizzare un videogioco all’altezza delle aspettative, e solo dopo valutare eventuali adattamenti. Lo stesso varrà anche per un seguito, cosa che influirà anche su un eventuale The Last of Us 3.
Fonte: Variety









