Alien: Earth, Noah Hawley conferma piani per la Stagione 2 e parla del ‘finale’ di stagione

Alien Earth

Il finale della prima stagione di Alien: Earth ha lasciato il pubblico con un cliffhanger carico di tensione, aprendo scenari completamente nuovi per l’universo creato da Noah Hawley. Con Wendy (Sydney Chandler) e gli altri Androidi ormai padroni dell’isola di Prodigy, circondata da xenomorfi liberi, la serie FX si prepara a un futuro in cui l’orrore e la lotta per il potere sembrano solo all’inizio.

La Stagione 2 è nei piani, ma senza tempistiche certe

In una lunga intervista concessa a Entertainment Weekly, Hawley ha confermato che le conversazioni su Alien: Earth Stagione 2 sono già in corso. Pur non potendo offrire una data, ha spiegato che FX sta valutando con attenzione budget, tempistiche e ritorno sull’investimento. “È una storia enorme da esplorare”, ha dichiarato, sottolineando come la narrativa debba rimanere coerente con la timeline della saga cinematografica.

Second Skin Studios, studio thailandese specializzato in effetti speciali, ha suggerito che una seconda stagione si farà. In risposta a un commento, il Social Media Manager della pagina ha anticipato novità per la Mosca, il temibile alieno che ha fatto tanto parlare di sé nel sesto episodio della serie. Sembrerebbe infatti che nella prossima stagione vedremo mosche di sesso femminile. Che siano addirittura più pericolose? Chissà.

Weyland-Yutani e l’ascesa al potere

Uno degli obiettivi principali della serie è mostrare le radici della supremazia di Weyland-Yutani, la mega-corporazione onnipresente nei film di Ridley Scott. Hawley vede in questa trama un parallelo con il nostro mondo, dominato da dinamiche di potere economico e valore per gli azionisti. Un tema che nella seconda stagione potrebbe approfondirsi ulteriormente, fino ad avvicinarsi agli eventi che porteranno al lancio della Nostromo.

Wendy e il legame con gli xenomorfi

Il personaggio di Wendy è diventato il cuore della serie. Il suo rapporto con gli alieni ricorda figure iconiche come Daenerys Targaryen con i draghi di Game of Thrones o, volendo, le sue effettive muse ispiratrici: Ripley 8 di Alien: Resurrection ed Eloise (o Ellie) del fumetto Alien: Purge. Hawley ha spiegato che esplorerà la comunicazione tra Wendy e i mostri, tra linguaggio, incomprensioni e potere incontrollabile. “Cosa succederebbe se potessi parlare con lo squalo di Jaws? Non necessariamente qualcosa di positivo”, ha commentato.

Sintetici, tradimenti e alleanze fragili

Il sintetico Kirsh (Timothy Olyphant) ha rivelato la sua natura ambigua già nel finale di stagione, alimentando i dubbi sul suo vero ruolo. Nella Stagione 2, il rapporto tra sintetici e xenomorfi potrebbe essere ulteriormente indagato, riprendendo un tema centrale dell’intera saga: l’ossessione delle macchine per quello che definiscono l’“organismo perfetto”.

Le influenze di Jurassic Park e la natura selvaggia

Un altro aspetto che tornerà con forza nella Stagione 2 è l’ambientazione. Hawley ha citato Jurassic Park come fonte di ispirazione, con l’isola trasformata in un habitat naturale dove gli xenomorfi si muovono liberamente. Vederli interagire con la vegetazione, la spiaggia e nuovi ecosistemi terrestri li rende ancora più minacciosi e radicati nella nostra realtà.

Fonte: Entertainment Weekly

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