
Nei test più recenti su titoli AAA, l’iPhone 17 Pro ha dimostrato grande stabilità nelle performance: la versione Resident Evil 4 gira a 60 FPS costanti senza evidenti fenomeni di thermal throttling anche durante lunghe sessioni.
Parte del merito va al nuovo raffreddamento a vapor chamber, introdotto nei modelli Pro, che aiuta a distribuire il calore e mantenere la temperatura più stabile durante carichi intensi. Questo consente al chip A19 Pro di mantenere più a lungo le prestazioni di picco anziché essere ridotte per evitare surriscaldamenti.
Nei benchmark preliminari, l’A19 Pro ha mostrato punteggi Geekbench singole-core attorno a 3.895 e multi-core a 9.746. Questi risultati suggeriscono un miglioramento significativo rispetto all’A18 Pro dell’iPhone 16, soprattutto in scenari dove il carico è distribuito. Valori in parte confermati anche dai test effettuati da PassMark Software, dove il chip ha ottenuto il record prestazionale in single-core.
Dal lato GPU, i primi dati indicano che la parte grafica del chip A19 Pro potrebbe essere fino al 40% più veloce rispetto al predecessore. In effetti, Apple ha affermato che, abbinato al nuovo sistema termico, il chip è progettato per offrire una migliore “prestazione sostenuta” rispetto all’A18 Pro, ideale per gaming, montaggio video e carichi pesanti.
In test comparativi, l’iPhone 17 Pro Max ha raggiunto punteggi di sustained performance attorno a 5.120 punti, avvicinandosi al record dei telefoni da gaming dedicati come il ROG Phone 9 Pro. Questo indica come il divario tra smartphone da gaming e flagship generali si stia rapidamente assottigliando.
Questi risultati sono in linea con le recenti notizie sull’A19: la CPU A19 ha stabilito un record singolo-core in PassMark, superando anche processori desktop e Apple Silicon. E, come vi abbiamo segnalato segnalato, il chip è uno dei pilastri della nuova generazione di iPhone, combinato a un design sottile e un’adozione massiccia del display ProMotion.
Nonostante i risultati brillanti, alcuni limiti sono inevitabili. Il chip A19 Pro, pur potente, opera all’interno di vincoli termici e di spazio tipici dello smartphone. Nelle sessioni molto lunghe, anche con il vapor chamber, potrebbero manifestarsi cali prestazionali, soprattutto su giochi non ottimizzati.
Inoltre, i benchmark riflettono scenari controllati. Nella vita reale, l’efficienza del sistema, la gestione della batteria e l’ottimizzazione software del gioco fanno la differenza nel mantenere la fluidità.
I primi benchmark gaming sull’iPhone 17 Pro indicano che il dispositivo può sostenere titoli AAA a 60fps senza problemi evidenti, grazie al chip A19 Pro e all’innovativo raffreddamento a vapor chamber. L’ottimizzazione termica e l’assetto hardware hanno permesso di liberare potenziale che sarebbe altrimenti limitato in condizioni reali.
Le performance rispecchiano anche il recente record ottenuto dall’A19 in PassMark, che ha attirato l’attenzione mediatica per la capacità di superare CPU desktop in single-core. Se vuoi, posso creare una comparazione dettagliata con smartphone Android gaming, includendo numeri FPS su titoli come Genshin Impact o PUBG Mobile. Vuoi che la prepari?
Fonte: MrMacRight










