Quentin Tarantino ha deciso di riportare al cinema Kill Bill nella sua versione integrale come “The Whole Bloody Affair“. Questa versione unifica i due volumi originali in un’unica esperienza cinematografica, restaurata in pellicola da 70mm, offrendo una qualità visiva e sonora di altissimo livello per pochi proiettori selezionati. La versione include anche una nuova sequenza anime inedita, pensata per espandere ulteriormente l’universo narrativo dell’opera. SL’evento è programmato per la fine del 2025 e sarà proiettato in sale d’essai e cinema di prestigio.
La sequenza anime e cosa aggiunge al racconto
La sequenza anime, che non era presente nei precedenti cut, fornisce una prospettiva complementare su eventi avvenuti durante la vendetta di Beatrix Kiddo, con visuali stilizzate e maggior enfasi emotiva. Questa aggiunta rappresenta un tributo alle influenze giapponesi che già permeano Kill Bill, dalla cultura samurai alle sequenze d’animazione. Tarantino in precedenza aveva già inserito l’uso dell’animazione in Kill Bill: Volume 1 (“la storia di O-Ren Ishii“), e questa nuova sezione amplia quel linguaggio visivo in modo narrativo integrato.
Perché scegliere la proiezione in 70mm
La scelta di proiettare The Whole Bloody Affair su pellicola 70mm è simbolica e tecnica. Il formato offre una resa visiva con ben più ampio dettaglio, angoli più larghi, migliore luminosità e proiezione che esalta grana, contrasto e spettro cromatico. È una dichiarazione di intenti: il film sarà vissuto come evento cinematografico, non semplice riproposizione.
In molte città saranno selezionate sale d’essai dotate di proiettori adeguati per il 70mm, e le proiezioni saranno eventi limitati nel tempo. Questo garantisce un carattere esclusivo: chi desidera vedere la versione definitiva di Kill Bill al massimo della sua forza visiva dovrà affrettarsi.
Implicazioni per i fan e il cinema d’autore
Il ritorno di The Whole Bloody Affair in sala rappresenta anche un momento celebrativo per i fan di Tarantino, che da anni desiderano una visione unita della sua opera vendicativa. Vedere il racconto senza interruzioni — con transizioni dirette tra volumi e inserimenti anime — offre un’esperienza più fluida e immersiva.
Dal punto di vista del cinema d’autore, questo tipo di evento rafforza l’importanza delle proiezioni cinematografiche come momento di celebrazione della visione del regista, valorizzando il medium analogico e il formato pellicola contro la dilagante digitalizzazione.
Fonte: IGN
