DAZN chiede un rimborso di 500€ agli utenti già multati per l’uso del pezzotto

DAZN rimborso 500 euro IPTV pirateria

Dopo mesi di indagini e multe, DAZN ha deciso di fare un passo ulteriore: chiedere un rimborso economico a chi ha utilizzato il ‘pezzotto‘ per guardare sport illegalmente. Secondo quanto riportato da DDay, la piattaforma ha inviato lettere a circa 2.000 persone già multate, chiedendo un risarcimento da 500 euro ciascuna per “danni economici e d’immagine” subiti dal servizio.

Le comunicazioni, firmate da studi legali che rappresentano DAZN, citano l’uso illecito dei flussi IPTV e richiamano le normative sul diritto d’autore, ricordando che il servizio ha subito perdite dirette a causa della visione non autorizzata dei contenuti.

Le lettere e la base legale

DAZN non si limita quindi a collaborare con le autorità: ora vuole anche un indennizzo diretto. Le lettere inviate fanno riferimento all’articolo 2043 del Codice Civile (“chi cagiona ad altri un danno ingiusto è obbligato a risarcirlo“) e invitano i destinatari a saldare la cifra richiesta per chiudere la questione in via extragiudiziale.

Chi riceve la lettera può scegliere se pagare la somma o opporsi presentando una contro-memoria. Tuttavia, DAZN specifica che, in caso di mancato pagamento, si riserva la possibilità di procedere legalmente per ottenere un risarcimento più alto.

Non si tratta dunque di una multa pubblica, ma di un risarcimento privato richiesto dall’azienda, che va ad aggiungersi alle sanzioni amministrative già comminate dalle autorità. Questo il testo integrale della lettera inviata da DAZN:

Milano, 26 settembre 2025
Per raccomandata AR

Oggetto: Illecita acquisizione di servizi IPTV relativi a pacchetti aventi ad oggetto la visione delle dirette delle partite del Campionato di Calcio di Serie A

Gentile signora/signore,
nell’ambito del procedimento penale n. 7719/22 R.G. N.R., incardinato presso la Procura di Lecce, ci risulta essere stata accertata l’illecita acquisizione da parte Sua di quanto in oggetto, in violazione dei diritti di trasmissione (diritti audiovisivi, ex D.Lgs. n. 9/2008) che appartengono in esclusiva alla scrivente Dazn Limited (“DAZN”), in qualità di licenziataria. In conseguenza della Sua condotta illecita, Le è stata irrogata specifica sanzione amministrativa da parte della Guardia di Finanza.
Degli accertamenti svolti nei suoi confronti, DAZN, parte lesa, è stata notiziata da parte del competente nucleo della Guardia di Finanza, in data 5 settembre ultimo.
Prima di intraprendere iniziative giudiziarie di natura risarcitoria e protettive, con conseguente aggravio di costi, DAZN intende verificare la possibilità di una composizione dell’accaduto, con il versamento di un indennizzo forfettario di Euro 500,00 e con il formale impegno, da parte Sua, a non porre in essere, in futuro, ulteriori comportamenti che ledano i diritti della scrivente.
Qualora intendesse procedere in tal senso potrà prendere contatto con DAZN di Posta Elettronica Certificata attraverso l’indirizzo conciliazione.antipirateria.dazn@legalmail.it. a ciò dedicato:
Tale disponibilità si esaurirà decorsi 7 (sette) giorni dal ricevimento della presente e, senza ulteriore avviso, DAZN si riterrà allora libera di avviare le iniziative giudiziarie appropriate.

Distinti saluti.
Stefano Azzi
DAZN Limited Italian Branch CEO
“.

L’impatto del “pezzotto” e le nuove strategie anti-pirateria

L’iniziativa arriva dopo mesi di collaborazione tra DAZN, AGCOM e la Guardia di Finanza nell’ambito del progetto Piracy Shield, il sistema che blocca in tempo reale i flussi IPTV illegali. L’obiettivo di DAZN è scoraggiare in modo netto l’uso del pezzotto, il dispositivo o software che consente di accedere a contenuti pirata come partite, film o serie a pagamento.

Il danno per il settore dello streaming sportivo è stimato in centinaia di milioni di euro ogni anno solo in Italia, e piattaforme come DAZN e Sky stanno adottando approcci sempre più aggressivi: blocchi in tempo reale, segnalazioni automatiche e ora anche azioni di risarcimento diretto.

Un segnale forte per il futuro

La mossa di DAZN è chiara: chi ha già pagato multe pubbliche non è automaticamente assolto. L’azienda intende recuperare parte dei ricavi perduti, ma soprattutto lanciare un messaggio deterrente per il futuro. In parallelo, il governo sta valutando nuove norme per rendere più rapide le procedure di oscuramento e rendere punibili anche i fornitori dei flussi pirata.

Se le richieste di DAZN avranno successo, potremmo assistere a un nuovo precedente legale: le aziende di streaming che chiedono risarcimenti diretti agli utenti colti in flagrante con IPTV illegali.

Fonte: DDay

FONTEDDay

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