Poche ore dopo la pubblicazione ufficiale, Battlefield 6 ha raggiunto un picco di circa 747.440 giocatori contemporanei su Steam (nel momento in cui vi scriviamo), secondo i dati di SteamDB. Si tratta di uno dei debutti più forti per la serie, un risultato che la colloca tra i titoli FPS più popolari su PC nel 2025.
Questo risultato è particolarmente significativo considerando la concorrenza di altri sparatutto Tripla A e le aspettative altissime dopo le critiche rivolte a Battlefield 2042. La risposta iniziale del pubblico suggerisce che DICE ed EA abbiano trovato la formula giusta per riportare il franchise ai livelli di un tempo.
Code e server sotto pressione
Il successo del lancio ha avuto un effetto collaterale: i server di Battlefield 6 sono stati messi a dura prova nelle prime ore. Infatti molti giocatori hanno riscontrato code d’accesso e brevi periodi di inattività, mentre i team tecnici lavoravano per garantire stabilità ai server.
Analisi tecnica: un passo indietro per garantire la qualità
Come vi abbiamo già spiegato in questo articolo, Battlefield 6 ha rinunciato temporaneamente al ray tracing per garantire performance più stabili, una scelta condivisa anche su console di nuova generazione, come PS5 e Xbox Series X|S, dove il focus è su frame rate elevato e resa visiva fluida.
Altro punto dolente è la questione dei cheater. La collaborazione tra EA, Sony e Microsoft mira a contrastare l’uso di cheat e accessori come Cronus Zen, spesso utilizzati per ottenere vantaggi competitivi. Questa sinergia rappresenta un passo importante nella lotta al cheating, un problema che da anni affligge la serie.
Infine, in un approfondimento tecnico pubblicato in questo articolo si analizzano le modalità grafiche e le risoluzioni supportate su PS5, PS5 Pro e Xbox Series X|S, evidenziando la volontà di offrire un’esperienza coerente su tutte le piattaforme. EA e DICE stanno cercando di bilanciare fedeltà visiva e stabilità, priorità fondamentali in un titolo fortemente competitivo come Battlefield 6.
Cosa significa per il futuro della serie
Con questi numeri, Battlefield 6 potrebbe segnare una vera rinascita per il franchise. Le vendite e l’affluenza iniziale su Steam suggeriscono che il pubblico sia tornato a fidarsi del marchio dopo anni difficili. Ora l’attenzione è puntata sul supporto post-lancio e sull’arrivo delle prime espansioni, che EA ha già programmato per i prossimi mesi.
