
Il nuovo film Tron Ares ha debuttato con 33,5 milioni di dollari al botteghino statunitense, un dato che lo pone in una posizione debole se confrontato con altri flop famosi, incluso Morbius (il precedente film di Jared Leto). La pellicola non sta incontrando il favore del pubblico, almeno nel weekend di esordio. E questo nonostante il budget elevato, l’hype attorno al marchio e la colonna sonora dei Nine Inch Nails.
L’opening ottenuto da Ares è visto come insufficiente per un franchise che mira a rialzarsi: considerando che il costo stimato di produzione (senza contare il marketing) è di 180 milioni di dollari, il debutto non assicura un margine di profitto chiaro con un incasso a livello globale di poco superiore a 60 milioni di dollari.
Un confronto impietoso: Morbius come benchmark negativo
Morbius è spesso citato come il caso paradigmatico del flop moderno dei cinecomics. Pur partendo con aspettative non proibitive, alla fine non riuscì a sostenersi sul lungo periodo. Il fatto che Tron: Ares venga già paragonato in negatività al precedente film con Jared Leto è un segnale forte: non basta essere al cinema per avere successo, soprattutto quando la concorrenza e i costi sono così elevati.
La critica: splendore visivo, vuoto narrativo
Gli aggregatori di recensioni d’altronde sono impietosi. Su Metacritic, il film ottiene un Metascore di 48/100 (basato su 44 recensioni), giudizio decisamente insufficiente che riassume la sensazione prevalente di un’opera tecnicamente ambiziosa ma narrativamente debole. Analogamente su Rotten Tomatoes, il Tomatometer fa segnare un più generoso 56% di giudizi positivi (basato su 191 recensioni), segno che circa la metà dei critici ha espresso giudizi positivi, mentre l’altra metà ha sollevato riserve significative.
Molti recensori elogiano gli effetti visivi, il design e la colonna sonora di Nine Inch Nails, che inserisce un tono moderno e pulsante alla pellicola. Tuttavia, il punto di maggiore critica riguarda la storia e i personaggi, percepiti come troppo stereotipati, poco sviluppati e fin troppo dipendenti da nostalgia e riferimenti ai capitoli precedenti.
I fattori che complicano il percorso
Parte del problema risiede nella percezione del pubblico. Nonostante l’attesa per un nuovo episodio della saga, Tron Ares combatte contro una serie di ostacoli: saturazione del mercato, scelta del momento sbagliato, aspettative troppo alte su effetti visivi e sceneggiatura. Alcuni analisti suggeriscono che il marketing non sia riuscito a trasmettere un vantaggio narrativo chiaro rispetto ai concorrenti.
Inoltre, questo capitolo non riesce a superare Tron: Legacy in termini di fascino nostalgico. Il film precedente aveva debuttato con circa 44 milioni di dollari di incassi negli Stati Uniti, un risultato che Ares non ha replicato, pur contando su una fanbase e risorse più grandi. Anche il casting e le aspettative attorno a nomi come Jared Leto non sembrano aver convinto abbastanza. Alcune voci lamentano che attori secondari abbiano avuto ruoli minimi rispetto a quanto anticipato.
Che rischi corre la saga Neon Grid?
Se Tron Ares non riuscirà a mantenere un ritmo costante nei prossimi weekend, il franchise potrebbe essere messo in discussione. Lo sforzo produttivo, con costi elevati, lascia poco margine di errore.
Fonte: Box Office Mojo – Metacritic – Rotten Tomatoes
















